Informare e mostrare le tecnologie 4.0, spiegandole attraverso attività di formazione ad hoc, per arrivare a trasferire e implementare le soluzioni tecnologiche mediante progetti concreti. È questo il modus operandi di MADE, il competence center lombardo per l’Industria 4.0, che oggi ha virtualmente aperto le porte della propria Fabbrica didattica di 2.500 metri quadrati in via Durando 10 a Milano, nel quartiere della Bovisa, per mostrare in anteprima le attività che saranno svolte al suo interno, attraverso alcuni casi d’uso. Costituito nel gennaio 2019, grazie a un investimento di 22 milioni di euro e al supporto del Ministero per lo Sviluppo economico, con il Politecnico di Milano come capofila e l’Inail tra i suoi soci fondatori, oggi MADE raggruppa 48 partner tra università, provider tecnologici, consulenti, integratori di sistema ed esperti della formazione, con l’obiettivo di aiutare e sostenere le piccole e medie imprese del settore manifatturiero lungo il percorso della transizione tecnologica.
Dalla robotica collaborativa all’intelligenza artificiale una “learning factory” per toccare con mano il futuro. Dopo i lavori di ristrutturazione, negli ultimi mesi, superando le difficoltà legate all’emergenza Covid-19, l’allestimento della nuova Fabbrica digitale è stato completato trasferendovi tecnologie e competenze che consentiranno di presentare alle aziende una visione del futuro, toccando con mano le tecnologie che lo renderanno possibile. Lo spazio alla Bovisa comprende aule per la formazione, spazi per co-working ed eventi, ed è suddiviso in 20 dimostratori, ciascuno dedicato a una particolare tecnologia 4.0: dalla robotica collaborativa ai big data, dalla manutenzione da remoto al gemello digitale, dall’efficienza energetica alla cyber-security industriale, dalla lean 4.0 alla manifattura additiva, dall’intelligenza artificiale all’IoT e alla rete 5G. I dimostratori sono accorpati a loro volta in specifiche aree di competenza, tutte integrate e interconnesse tra loro a formare una fabbrica ideale, digitale e sostenibile. Tutte le attività di MADE, dai servizi di orientamento alle attività di formazione per le aziende che vogliono approfondire i vari tasselli del sistema 4.0, si concentreranno in questa fabbrica del futuro tramite l’approccio “learning factory”, ovvero l’uso esperienziale di impianti reali. Le imprese più evolute, inoltre, trovano nel competence center lombardo un sistema di piattaforme e risorse a cui attingere per prove di fattibilità e progetti.
Tra maggio e novembre organizzati 60 eventi di orientamento con tremila partecipanti. Nel frattempo tra maggio e novembre, grazie al coinvolgimento dei partner e ad alleanze strategiche con associazioni di categoria come Confindustria, Unioncamere, Confartigianato, Cna e Federlegno, sono stati organizzati 60 eventi di orientamento, tra seminari e webinar, che hanno coinvolto circa tremila partecipanti. I temi trattati finora vanno dall’Industrial Smart Working 4.0 (per gestire la produzione con flessibilità, anche da remoto, con un nuovo modello che assicuri continuità ma anche collaborazione con gli operatori) all’Industrial Internet of Things (per comprendere cos’è e perché è importante utilizzarlo in fabbrica), dalla manutenzione predittiva nell’Industria 4.0 (per comprendere l’evoluzione della manutenzione smart e come questa impatti sulla produttività) all’Industrial Artificial Intelligence (le possibili applicazioni in fabbrica e le principali evoluzioni con il Machine Learning), dai Big Data Analytics nell’industria manifatturiera (i vantaggi che porta, come si sviluppano i dati e quali sono le tecniche e i metodi per analizzarli) al Cloud Computing per l’Industria 4.0 (le risorse hardware e software per fornire servizi su richiesta da remoto tramite Internet).
Con il bando promosso all’inizio dell’anno finanziati 19 progetti. MADE sta già realizzando anche 19 progetti, sovvenzionati al 50% e con un valore totale di tre milioni di euro, legati al primo bando per l’innovazione, la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale sui temi di Industria 4.0 promosso all’inizio di quest’anno. Le materie affrontate comprendono la robotica collaborativa e i sistemi intelligenti di assistenza al lavoratore per prevenire rischi di infortuni sul lavoro, l’analisi dei processi per prevenire i difetti di produzione, l’additive manufacturing e l’IoT per il controllo da remoto in campo medico, la manutenzione e la prevenzione dell’usura da remoto grazie alla Qualità 4.0 e all’additive manufacturing, fino all’Intelligenza artificiale e al “deep learning” per la realizzazione di algoritmi che siano in grado di individuare i punti di intervento all’interno di un processo industriale di collaborazione uomo-macchina. Un secondo bando sarà lanciato nei primi mesi del 2021.
L’Istituto tra i promotori di altri tre centri di competenza. Oltre a MADE, l’Inail è anche partner di Artes 4.0, centro di competenza per l’innovazione nel campo della robotica avanzata e delle tecnologie digitali abilitanti guidato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dall’Università Campus Bio-medico di Roma, di Cyber 4.0, coordinato da Sapienza Università di Roma e dedicato alla sicurezza informatica, e di Start 4.0, condotto dal Cnr e dall’Università di Genova per la sicurezza e l’ottimizzazione di infrastrutture strategiche come porti, trasporti, energia e settore idrico. In attuazione del Piano triennale di ricerca 2019-2021, la partecipazione dell’Istituto nei competence center ha la finalità di migliorare i livelli di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in ottica 4.0, sfruttando il potenziale delle tecnologie e degli strumenti delle fabbriche intelligenti. Il tema della salute e sicurezza sul lavoro è valorizzato in modo trasversale nei progetti di formazione e orientamento, per trasferire dalla ricerca al mondo produttivo conoscenze avanzate e strumenti gestionali utili per affrontare al meglio le nuove sfide e i rischi connessi alle trasformazioni e alle innovazioni tecnologiche e organizzative.