La Corte di cassazione (Sez. V pen., Sent. n. 18482/2023) ha affermato che, in tema di bancarotta semplice documentale, il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice è leso ogniqualvolta l'irregolare tenuta delle scritture contabili impedisca alle stesse di assolvere alla loro tipica funzione di accertamento. (Fattispecie relativa a libro degli inventari che non recava indicazioni idonee a individuare i saldi di clienti e fornitori e la tipologia e la quantità dei prodotti giacenti in magazzino a fine esercizio, nella quale la S.C. ha escluso che ci si trovasse in presenza di violazioni meramente formali e inoffensive e ha, altresì, ritenuto irrilevante che il Curatore fosse riuscito, grazie alle altre scritture, a ricostruire il movimento degli affari della società).
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