7 marzo 2023
7 marzo 2023

Ore 9:30 – Inflazione, rischio di sovrastima in Ue

Con l’esempio di quanto accaduto in Olanda, con la sovrastima del carovita e la rettifica dei calcoli, si inizia a temere che lo stesso potrebbe essere accaduto anche in altri Paesi. Sono stati proprio i valori dell’inflazione, infatti, a spingere la Bce al rialzo dei tassi: avendo però preso in considerazione, con la vecchia metodologia, solo i contratti di energia nuovi, i Paesi Bassi hanno finito per sovrastimare i valori mensili del carovita. Nel conteggio sono stati esclusi, per assenza di dati, quelli vecchi con tariffe definite a prezzi più bassi: l’impatto è stato rilevante, tanto che con la nuova metodologia, più accurata, l’inflazione avrebbe registrato dati pari a circa la metà in molti mesi. Il dato pubblicato, per esempio, a settembre 2022 del 14,5% si confronta con quello molto inferiore, ottenuto con i nuovi ricalcoli, compreso tra il 7,6 e l’8,1%. Un dato che riguarderebbe tutta l’Eurozona anche se l’errore di calcolo si limitasse all’0olanda: il Paese pesa infatti sull’inflazione comunitaria per il 6%, facendo risultare più bassa l’inflazione europea, dunque, dello 0,4% solo considerando i Paesi Bassi. Tuttavia, non si può ancora escludere che il problema olandese della mancanza dei dati sui vecchi contratti energetici a tariffa fissa abbia riguardato anche altri Stati.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy