Anche lo scorso anno l’Italia si è confermata tra i Paesi dell’area Ocse per un cuneo fiscale molto alto. Dopo Belgio, Germania, Francia e Austria ci troviamo infatti al quinto posto, con il 45,9%, prima di Finlandia e Slovenia. La pressione sui salari nel nostro Paese si allontana così dalla media dell’area, pari al 34,6%, con un aumento su cui ha influito un aumento dell’Irpef, con un prelievo sulle persone fisiche maggiore di 1,07 punti percentuali rispetto al 2021. L’aumento, come evidenziano i dati, pesa poi tutto sui single senza figli, mentre il cuneo scende del 0,91% sui nuclei familiari con una sola fonte di reddito. L’aumento del cuneo fiscale ha però riguardato non solo l’Italia, ma ben 23 dei 38 Paesi Ocse, solo 11 hanno visto invece una flessione e 4 hanno presentato livelli invariati dall’anno precedente.
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