Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge costituzionale che abbassa l'età per l'elettorato passivo a 18 anni per la Camera e a 25 anni per il Senato, equiparandola dunque al diritto di elettorato attivo. Il provvedimento che riguarda la partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, culturale e politica della Nazione, é costituito da tre articoli, varati per «valorizzare la presenza dei giovani» nelle istituzioni, ha spiegato il ministro Giorgia Meloni. In pratica si aggiunge l'articolo 31-bis alla Carta costituzionale («La Repubblica valorizza, secondo i criteri e i modi stabiliti dalla legge, il merito e la partecipazione attiva dei giovani alla vita economica, sociale, culturale e politica della Nazione»), vengono sostituiti il terzo comma dell'articolo 56 della Carta («Tutti gli elettori sono eleggibili a deputati» e il secondo comma dell'articolo 58 («Tutti gli elettori del Senato della Repubblica sono eleggibili a senatori»). Oggi l'età minima per essere eletti a Montecitorio è di 25 anni , mentre quella per diventare senatori è di 40 anni.
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