11 novembre 2011
11 novembre 2011

Programma "Mettiamoci la faccia"

12:10 - Cresce il numero di sedi P.A. che aderiscono al progetto.

Continuano ad aumentare le postazioni informatiche previste dall'iniziativa "Mettiamoci la faccia", attraverso le quali il cittadino puo' esprimere il suo giudizio sui servizi ottenuti dalla Pubblica Amministrazione. Tra gli Enti previdenziali che aderiscono all'iniziativa, avviata dal Ministero per l'Innovazione per la misurazione della customer satisfaction, l'INPDAP ha messo in funzione i terminali per la raccolta dei giudizi in 32 sedi provinciali per un totale di 170 sportelli, proseguendo un processo di ampliamento che si concludera' a fine anno. L'INPS dal canto suo ha collocato i dispositivi in due nuove sedi provinciali, ampliando la diffusione avviata nel marzo 2011. Anche Unioncamere da settembre consente di valutare alcuni servizi on line del Registro delle Imprese, tra cui le visure ed i fascicoli. Anche il numero delle amministrazioni che partecipano all'operazione e' cresciuto, raggiungendo ormai quota 997. I cittadini sembrano gradire questa modalita' di rilevazione, che consente di formulare una valutazione con dispositivi touch screen, avvalendosi delle "faccine" (da qui il nome dell'iniziativa) che esprimono gradimento, giudizio neutro o insoddisfazione: i giudizi espressi finora dall'inizio dell'anno sono piu' di 4 milioni ( in media 120.000 a settimana) e riguardano maggiormente i servizi erogati agli sportelli (15%); percentuali piu' basse per i servizi erogati via telefono (7%) e via web (4%). I giudizi sono sostanzialmente positivi perche' l'81% dei cittadini si dichiara soddisfatto dei servizi ricevuti. Percentuale che potrebbe salire ancora se andra' in porto la progettata eliminazione dei certificati nei rapporti tra cittadini ed imprese e la P.A. E' infatti allo studio presso il tavolo Semplificazione del Ministero per l'Innovazione la possibilita' di eliminare totalmente i certificati e di sostituirli con autocertificazioni da presentare alle amministrazioni. Per assicurare effettivita' alla disciplina, sui certificati - che rimarrebbero validi nei rapporti tra privati - verrebbe apposta, a pena di nullita', la dicitura " Il presente certificato non puo' essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi". Se il progetto andra' in porto, le amministrazioni dovranno accettare le sole autocertificazioni o procedere alla acquisizione d'ufficio dei certificati, ivi compresi il DURC (Documento Unico di Regolarita' Contributiva) e i certificati antimafia.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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