10 luglio 2025

Buoni pasto, nuove regole in vigore dal 1° settembre: cosa cambia

Risparmi fino a 400 milioni di euro l’anno per bar e ristoranti. Confesercenti chiede al governo di aumentare il tetto dell’esenzione fiscale fino a 10 euro nella prossima Legge di Bilancio. Cosa cambia per i lavoratori

Autore: Lucia Giampà
Buone notizie in arrivo per bar e ristoranti, dal 1° settembre, infatti, prenderà il via una novità per il sistema dei buoni pasto grazie alla quale le imprese della ristorazione risparmieranno fino a 400 milioni di euro all’anno.

Tra l’altro, Confesercenti, in rappresentanza delle aziende del settore, chiede a gran voce al governo di portare il tetto di esenzione fiscale dei buoni pasto da otto euro a dieci euro. Ma andiamo con ordine.

Quali sono le novità?

Come anticipato dal 1° settembre entrerà in vigore una novità nel sistema dei buoni pasto, infatti sarà operativo e definitivo il tetto alle commissioni da applicare alle imprese per l’accettazione dei buoni pasto, che non potranno più superare il 5% del valore nominale del ticket.

Si tratta di un risultato importante che recepisce una delle principali richieste avanzate da tempo da Confesercenti, per mettere la parola fine ad un sistema che scaricava sugli esercenti costi sproporzionati e insostenibili. Per bar, ristoranti e pubblici esercizi è una boccata d’ossigeno, soprattutto in una fase in cui i margini continuano a ridursi. Si stima che grazie a questa misura gli imprenditori potranno risparmiare complessivamente fino a 400 milioni di euro l’anno; queste le parole di Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti, la sigla che rappresenta ristoratori, baristi e altri pubblici esercizi aderenti alla Confederazione.

Impatto positivo anche per i consumatori

L’abbattimento dei costi d’esercizio per gli esercenti sarà un vantaggio anche per i consumatori, favorendo una maggiore accettazione dei buoni pasto e innescando, di conseguenza, un circolo virtuoso che può rafforzare l’intera filiera; evidenzia Banchieri.

Tuttavia, Banchieri sottolinea la necessità di vigilare affinché le società emittrici non intervengano unilateralmente sulle convenzioni in essere, inserendo condizioni peggiorative su altri aspetti come per esempio l’allungamento dei tempi di pagamento.

Proposta esenzione fiscale fino a dieci euro

Dopo questa prima conquista, il presidente di Confesercenti chiede al governo di valutare la possibilità di innalzare il tetto di esenzione fiscale per i buoni pasto da 8 a 10 euro già con la prossima Legge di Bilancio; un intervento che renderebbe i ticket più utili e convenienti per tutti, sia imprese che consumatori.
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