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Con il Decreto Bollette, il Governo ha introdotto un pacchetto di misure contro il caro energia, stanziando fino a 3 miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese italiane.
Tra le novità introdotte con la conversione in legge, spicca una misura di protezione sociale: lo stop al pignoramento della prima casa per soggetti vulnerabili in caso di debiti condominiali inferiori a 5.000 euro. Una nuova tutela pensata per proteggere le persone fragili e garantire il diritto all’abitazione.
Dal 29 aprile 2025, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del Decreto Bollette, è entrata in vigore una nuova tutela per le persone vulnerabili: non sarà più possibile pignorare la prima casa per debiti condominiali inferiori a 5.000 euro. Il beneficio si applica ai soggetti vulnerabili come definiti dall’art. 11, comma 1, del D.lgs. 8 novembre 2021, n. 210, ossia:
Perché l'immobile sia impignorabile, devono essere soddisfatte contestualmente tutte le seguenti condizioni:
Se tutte le condizioni sopra elencate sono soddisfatte, l’immobile non può essere pignorato, cioè non può essere oggetto di esecuzione forzata da parte dei creditori, nonostante il mancato pagamento delle spese energetiche condominiali.
Oltre al comma 2-bis è stato introdotto in fase di conversione anche il comma 2-ter, con il quale viene stabilito che anche se in certi casi non è possibile pignorare la prima casa (come quando il debitore è una persona vulnerabile con un debito condominiale sotto i 5.000 euro), il condominio può comunque tutelarsi iscrivendo un’ipoteca giudiziale sull’immobile, cioè può chiedere al giudice di registrare una garanzia sul bene, che serve a bloccare la vendita o il trasferimento della casa fino a quando il debito non viene pagato.