13 maggio 2021

Decreto sostegni-bis: possibili novità nel mercato del lavoro

Nuovi incentivi potrebbero essere inseriti nel Decreto Sostegni-bis, arrivano, infatti, le nuove proposte del Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per arginare gli effetti economici provocati dalla crisi da Covid-19 nel mondo del lavoro.

Il pacchetto occupazione presente all’interno dell’imminente decreto sembra spaziare di nuove proposte: dal contratto di rioccupazione con sgravi contributivi al 100% fino al contratto di solidarietà, vengono considerate anche nuove misure per il settore del commercio e del turismo, e per ultimo, non per importanza, anche il contratto di espansione.

Il contratto di rioccupazione è un contratto a tempo indeterminato che, secondo quanto esposto, sarà collegato alla formazione e ad un periodo di prova pari a sei mesi. Gli sgravi contributivi sono al 100 per cento e verrebbero restituiti nel caso in cui il soggetto lavoratore non venisse più assunto.

In relazione agli sgravi contributivi, è importante ricordare che sono stati rinnovati con la Legge di bilancio 2021 (L. n.178/2020) e rappresentano delle riduzioni su tutti gli oneri che i datori di lavoro devono corrispondere all’Inps. Il loro obiettivo è sempre stato quello di incentivare le assunzioni e quindi, far crescere l’occupazione.

Altre novità sembrano essere rappresentate dal contratto di solidarietà e dal contratto di espansione.

Il contratto di solidarietà prevede lo sblocco dei licenziamenti a giugno, esso potrà essere stipulato dalle aziende che presentano un calo del fatturato pari al 50%. Con la stipula di questo contratto la retribuzione sarà al 70%, ma le aziende stesse, contemporaneamente alla stipulazione, dovranno impegnarsi al mantenimento dei livelli occupazionali.

Con l’obiettivo di sostenere la staffetta generazionale, si valuta l’ipotesi di potenziare il contratto di espansione. La volontà sarebbe quella di diminuire la soglia d’accesso al contratto a cento dipendenti, non solo per lo scivolo pensionistico ma anche per riduzione delle ore lavorative.

I settori del commercio e del turismo rientrano tra quelli maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria, per tale motivo, si valuta la possibilità di un esonero contributivo pari al 100% per tutti i lavoratori dipendenti riconfermati successivamente al termine della cassa integrazione covid e del blocco dei licenziamenti.
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