19 maggio 2021

Economia, società e ambiente: saranno cruciali i prossimi 10 anni

L’ex segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon afferma che i prossimi dieci anni saranno cruciali per evitare disastri, i leader mondiali dovranno lavorare sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU per evitare una precipitazione globale.

L’ex segretario ONU nella sua esposizione a CNBC, ovvero, Consumer News Business Channel, canale riconosciuto come leader nella diffusione di notizie economiche a livello mondiale, ha riportato l’attenzione sui prossimi dieci anni, definendoli decisivi per evitare situazioni di disastro economico, sociale e ambientale.

Questo arco temporale dovrà essere saggiamente utilizzato dai leader mondiali per lavorare sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, conosciuti anche come Agenda 2030, e definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia per ottenere un futuro migliore e sostenibile. Questi obiettivi in totale sono 17 e mirano ad affrontare una serie di questioni relative allo sviluppo economico e sociale come la povertà, la fame, il lavoro, il diritto all’istruzione o l’accesso all’acqua e all’energia.

Ottenere risultati negativi significherebbe affrontare un fallimento globale e questo comporterebbe perdite economiche e conflitti sociali.

In occasione della giornata mondiale dell’acqua, Ban Ki-moon aveva ricordato che attualmente ci sono ancora 2 miliardi di persone senza acqua potabile sicura, 1,5 miliardi che non hanno elettricità e più di 60 milioni di scolari che non vanno a scuola. Questi scenari devono essere valutati in una visione più ampia rispetto a quella del Covid-19, in quanto, esso ha solo messo in risalto problemi già esistenti da molto tempo.

Il 90 per cento dei disastri è collegato all’acqua, più inondazioni, più siccità, più tempeste e più incendi, questo è quanto esposto dal CEO del Global Center for Adaptation. La preparazione mondiale è scarsa e non riusciremmo ad affrontare una nuova crisi.

La questione ambientale risulta essere allarmante, ma non è l’unica. Negli anni le problematiche come la carenza alimentare o la mancanza di istruzione sono cresciute sempre di più, questo indica la necessità di un intervento univoco a livello mondiale.

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