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L’Istat rivede al ribasso i dati sull’inflazione per aprile: torna il livello di guardia del 2%, ma il quadro generale è meno rassicurante per le famiglie. I rincari più forti toccano proprio le spese quotidiane e i servizi.
Il tasso annuo si ferma all’1,9%, ma nonostante il rallentamento generale, a salire è il “carrello della spesa”, che include alimentari e beni per la cura della casa e della persona.
Secondo l’Istat, la crescita dei prezzi si è mantenuta stabile su base annua, fermandosi all’1,9% (contro il 2% delle stime del mese scorso). Su base mensile, l’indice segna un +0,1%. Il rallentamento è dovuto soprattutto alla flessione di alcuni prodotti e servizi chiave:
Mentre l’inflazione generale rallenta, il cosiddetto “carrello della spesa” mostra invece un marcato aumento, che comprende:
L’aumento tendenziale di aprile è stato del 2,6%, contro il 2,1% di marzo segnando un divario rispetto al dato generale.
Alcuni settori mostrano dinamiche in netto aumento, e di conseguenza, a una pressione settoriale sui prezzi:
L’inflazione mostra andamenti in contrasto tra beni e servizi:
Questo porta a un differenziale inflazionistico fra servizi e beni che si amplia a +2,0 punti percentuali, rispetto a +1,0 del mese precedente.
Nel confronto con il mese precedente, aprile segna un +0,1% dell’indice generale. Vediamo quali gli aumenti e le diminuzioni nel dettaglio.
L’Istat rivede al ribasso i dati sull’inflazione per aprile: torna il livello di guardia del 2%, ma il quadro generale è meno rassicurante per le famiglie. I rincari più forti toccano proprio le spese quotidiane e i servizi.
Il tasso annuo si ferma all’1,9%, ma nonostante il rallentamento generale, a salire è il “carrello della spesa”, che include alimentari e beni per la cura della casa e della persona.
Secondo l’Istat, la crescita dei prezzi si è mantenuta stabile su base annua, fermandosi all’1,9% (contro il 2% delle stime del mese scorso). Su base mensile, l’indice segna un +0,1%. Il rallentamento è dovuto soprattutto alla flessione di alcuni prodotti e servizi chiave:
Mentre l’inflazione generale rallenta, il cosiddetto “carrello della spesa” mostra invece un marcato aumento, che comprende:
L’aumento tendenziale di aprile è stato del 2,6%, contro il 2,1% di marzo segnando un divario rispetto al dato generale.
Alcuni settori mostrano dinamiche in netto aumento, e di conseguenza, a una pressione settoriale sui prezzi:
L’inflazione mostra andamenti in contrasto tra beni e servizi:
Questo porta a un differenziale inflazionistico fra servizi e beni che si amplia a +2,0 punti percentuali, rispetto a +1,0 del mese precedente.
Nel confronto con il mese precedente, aprile segna un +0,1% dell’indice generale. Vediamo quali gli aumenti e le diminuzioni nel dettaglio.