14 aprile 2021

Italia: per la ripresa economica e sociale bisogna migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione

Nel rapporto “Going for Growth 2021” reso noto dall’ Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) si evidenzia che molti problemi strutturali dell’Italia erano presenti ancor prima dello scoppio della pandemia.
In particolare, in Italia, rispetto ai 18 Paesi Ocse più ricchi:

  • Il Pil pro capite è pari al -26%;
  • Il tasso di produttività risulta inferiore del 17%;
  • Il tasso di occupazione è basso;
  • La disuguaglianza è superiore;
  • Il 20% delle famiglie più povere guadagna il 6,6% del reddito totale.

Il tasso di occupazione è basso per cui di conseguenza potrebbe aumentare la disuguaglianza nei contesti di scarse competenze e livelli di apprendimento permanente. Per evitare lo scenario eventuale bisogna investire nei servizi di istruzione e impiego pubblico e l’attivazione del mercato del lavoro potrebbe essere d’aiuto soprattutto per i giovani.

Per incentivare l’occupazione e la crescita è necessario un coordinamento efficace tra le agenzie di governo e la considerazione delle priorità di finanziamento, contemporaneamente ad una semplificazione e un ampiamento del sistema fiscale e ad un miglioramento dell’amministrazione.

In particolare, l’OSCE, suggerisce di migliorare “la progettazione e l’adozione dei corsi di apprendimento permanente” e di porre maggiore attenzione all’aspetto qualitativo nella formazione professionale per le imprese, sia nell’ambito Stem (discipline scientifico-tecnologiche) che in quello digitale.

Per uscire dalla crisi è fondamentale migliorare i programmi di ricerca e formazione del lavoro, disporre un numero adeguato di consulenti per la popolazione in cerca di un impiego e garantire un accesso maggiore allo sviluppo della prima infanzia e all’assistenza della stessa per i bambini da 0 a 3 anni.

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