30 ottobre 2023

Passaporto, tempi di attesa lunghi?

Da dicembre si ritira anche alle poste

Autore: Antonio Tursi
Una volta tanto i piccoli comuni hanno la meglio.

Nei comuni con meno di 15 mila abitanti da dicembre, si potrà ritirare il passaporto anche negli uffici postali, e da marzo prossimo sarà possibile richiedere anche la carta di identità e altri certificati della pubblica amministrazione.

Progetto Polis, di cosa si tratta - Quando si deve rinnovare il passaporto molto spesso andiamo incontro a lungaggini burocratiche e a disservizi che ci portano via tantissimo tempo. Per ovviare a questi inconvenienti nasce il Progetto Polis di Poste Italiane che, tra le altre cose, consentirà ai cittadini dei piccoli comuni di rinnovare il passaporto direttamente alle Poste.

Il progetto ha l’obiettivo di implementare i servizi telematici della Pubblica amministrazione, e crea degli sportelli unici digitali in tutti i 6.933 comuni con meno di 15 mila abitanti, che il più delle volte hanno svariati problemi quando devono confrontarsi con la tecnologia.

Al momento le Poste hanno già fatto un passo in avanti erogando i servizi dell’INPS, certificati anagrafici e giudiziari. A partire da dicembre 2023 erogheranno il passaporto e da marzo 2024 la carta di identità elettronica e vari altri servizi dell’Agenzia delle Entrate.

Come funzionerà il rinnovo del passaporto - Attraverso l’utilizzo di nuovi totem, attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sarà possibile richiedere una serie di documenti, tra cui il rinnovo del passaporto, la carta d’identità elettronica, il codice fiscale per i neonati, certificati previdenziali e giudiziari, oltre ad accedere ovviamente ai diversi servizi di Poste.

Per rinnovare il passaporto basterà selezionare sulla schermata del totem “documenti d’identità” per poi proseguire su “passaporto”. Sarà comunque necessario accedere con le proprie credenziali, per poi decidere se pagare in presenza o in ufficio postale. Viene data la possibilità di prendere un appuntamento in ufficio postale. Dopo la conferma dell’appuntamento, viene stampato un QR code, che può anche essere inviato anche via mail: questo QR code andrà poi portato in ufficio postale per completare l’operazione e ricevere comodamente a casa il passaporto rinnovato.

Quanto costa il passaporto - Sarà necessario comunque presentare la ricevuta del pagamento per il passaporto ordinario a mezzo C/C postale n. 67422808 di 42,50 euro, intestato al “Ministero dell'Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro” e la marca da bollo da 73,50 euro. Per un totale di 116 euro. Il bollettino per il rilascio e il rinnovo del passaporto, può essere pagato presso tutti gli uffici postali. Per chi vorrà richiedere la consegna a domicilio ci sarà un servizio aggiuntivo di 9,05 euro, da pagare alla consegna e sarà consegnato tramite Posta Assicurata e in una busta ad hoc.

L’auspicio è che da dicembre la procedura per ottenere un passaporto possa essere più snella e, per tanto più facile ottenere il documento che consente agli italiani di raggiungere i Paesi fuori dall’area Schengen, ovvero fuori dall’Unione Europea.

Altri spazi per l’Italia - Attraverso il progetto Polis, abbiamo visto come Poste Italiane, vuole dotare gli uffici postali di nuove tecnologie e strumenti idonei a consentire una fruizione veloce e digitale dei servizi, proprio con la creazione di sportelli digitali unici di prossimità. Ma lo stesso progetto comprende anche "Spazi per l'Italia", con la creazione di 250 spazi di coworking su tutto il territorio nazionale, valorizzando il patrimonio immobiliare di Poste. Proprio in queste aree verranno realizzati gli "Uffici Polis", sportelli unici per i servizi della Pubblica amministrazione.

Poste Italiane offre quindi la possibilità a persone e aziende di usare questi spazi non solo nelle grandi città ma soprattutto nei piccoli centri che il più delle volte sono carenti di strutture tecnologicamente attrezzate. L'intento è dunque quello di contrastare la desertificazione dei piccoli centri, fornendo un supporto concreto alle persone anziane, meno abituate all'uso della tecnologia, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico di tutto il Paese.

Il progetto è finanziato con risorse del piano complementare al PNRR (Decreto Legge n. 59/2021) per 800 milioni di euro e per circa 400 milioni a carico di Poste Italiane.
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