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Salta l’aumento dei pedaggi autostradali ad agosto; è ufficiale.
È stato uno degli argomenti più caldi del weekend e con l’inizio della settimana è arrivata l’ufficialità: l’aumento dei pedaggi autostradali previsto ad agosto è stato stralciato. È stato, infatti, presentato un nuovo emendamento dai relatori della legge di conversione del decreto Infrastrutture che elimina la parte relativa agli aumenti tariffari.
Facciamo un passo indietro. Il vecchio emendamento, presentato venerdì 4 luglio, prevedeva che a partire da agosto il canone annuo corrisposto da Anas aumentasse. Volendo essere più precisi, si trattava di un rincaro di 1 millesimo di euro a chilometro che interessava sia le classi di pedaggio A e B che quelle 2, 4 e 5; quindi auto, suv, camper, moto, camion e traini.
L’obiettivo era quello di utilizzare queste maggiori entrate per finanziare strutturalmente l’Anas, per permettergli di svolgere una serie di funzioni relative alla rete stradale che gli è stata affidata in gestione. Dati alla mano, si trattava di una misura che avrebbe portato a incassare 90 milioni di euro.
Tuttavia con il nuovo emendamento la misura è stata cancellata e non entrerà in vigore.
Tra l’altro, con il nuovo emendamento viene cancellata la notificazione preventiva alla Commissione europea per la sottoscrizione della nuova convenzione unica con Anas. Dalla relazione tecnica allegata all’emendamento si legge che si tratta di una modifica proposta per rimuovere un adempimento ormai non più necessario. È una decisione che permette di dare piena attuazione alla nuova convenzione e al conseguente adeguamento della durata della concessione, in un quadro di certezza giuridica già confermato in sede europea
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