4 gennaio 2020

Su e giù per l’Italia

Eventi del mese - week end 3-5 gennaio

Comacchio
Nel borgo di Comacchio, nel cuore del Parco del Delta del Po, in provincia di Ferrara, la Befana si festeggia a rullo di tamburi con AVAN LA VACIE, per due giorni – il 5-6 gennaio 2020 – dedicati alla vecchietta brutta e rattrappita che a cavallo della sua scopa dispensa doni o carbone ai bimbi di tutto il mondo.
Lo spettacolo inizia domenica 5 gennaio dalle 15.30 al Ponte dei Trepponti con la tradizionale marcia Tamplà, dove le vecchiette sfilano nei loro costumi tradizionali a suon di pentole e bidoni, mentre alle 16:30 la Befana dei Pompieri scende in volo dalla Torre dell’orologio.
Lunedì 6 gennaio il mercatino della Befana inizia dalle 9:30 per le vie del centro storico, mentre alla Manifattura dei Marinati, dalle ore 10 al via la distribuzione delle calze per tutti i bambini, per poi ripetersi anche alle 15 nel centro storico di Comacchio.
Avan la Vacie si chiude il 6 gennaio alle ore 18, quando la vecchietta saluta tutti i bambini/e tra musica e balli in uno spettacolo che conduce al rogo della Befana.

Avan la Vacie - Comacchio (Ferrara).
Date: 5-6 gennaio 2020.
Biglietto: ingresso libero.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale del Turismo - Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica di Comacchio, 0533 314154.

Sauris
A Sauris, tra i paesaggi e le atmosfere montane della Carnia, in occasione dell’Epifania si
celebra un rito davvero strano; il SEDERE DELLA BÉLIN (Der Orsh Van der Bélin) fa rivivere in chiave ironica e scherzosa un’antica superstizione legata alla figura di una vecchia signora (la Bélin per l’appunto) a cui occorreva pagare dazio per poter uscire dai confini del borgo: la vecchia costringeva infatti gli abitanti di Sauris a baciarle il sedere
Una volta che avrete dato quello scherzoso bacio avrete guadagnato il diritto di restare a Sauris, scaldandovi al tepore del tradizionale falò e gustando dolci e vin brulè.

Der Orsh Van der Belin - Il Sedere della Belin
Dove: Lateis, frazione di Sauris (Udine).
Data: 5 gennaio 2020.
Orari e programma: dalle 17:30.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale del Comune.
Biglietto: ingresso libero.

Milano
La sfilata del corteo dei Magi è una delle tradizioni più amate della città meneghina e come ogni anno nel giorno dell’Epifania (6 gennaio 2020) fa rivivere nel cuore di Milano la consegna dei doni alla Sacra Famiglia e al Bambin Gesù.
Il corteo, con tanti figuranti in costumi d’epoca, parte da Piazza del Duomo (ritrovo alle ore 11:15), fa tappa alla Basilica di San Lorenzo Maggiore dove incrocia Erode e la sua scorta, e arriva alla Basilica di Sant'Eustorgio, dove sul sagrato viene allestito il palco con i personaggi della Sacra Famiglia a cui i Magi rendono dono.
Nelle settimane precedenti, al termine della messe domenicali delle 11, in Sant’Eustorgio è possibile segnalare il proprio nome per poter partecipare alla sfilata, ma i posti sono limitati al numero di costumi disponibili.
Al termine della manifestazione è prevista una cerimonia con la partecipazione delle autorità della Giunta e del Consiglio comunale.

Sfilata del corteo dei Magi - Milano.
Data: 6 gennaio 2020.
Biglietto: ingresso libero

Noale
Nell’entroterra della campagna che si apre alle spalle di Venezia i falò dell’Epifania hanno un nome ben preciso; si chiamano PIROLA PAROLA e a Noale si ripetono puntuali ogni anno.
Come da tradizione questi roghi purificatori si portano via le festività natalizie e sono il retaggio di rituali antichi e pagani che servivano a determinare l’andamento meteorologico stagionale.
Per questo motivo ogni anno l'evento pirola parola viene riproposto con un corredo di fasi propiziatorie come canti, filastrocche e invocazioni che accompagnano il momento in cui l’osservazione della direzione del fumo e delle faville fornisce i presagi per il nuovo anno. Le formule tramandate grazie alla ricerca storica di Giacomo Dal Maistro vengono rivisitate di anno in anno da Dino Libralato.
Sono oltre 100 i figuranti in arrivo da Borgo Treviso, Borgo Mestre, Borgo Mirano e Borgo
Camposampiero e vestiti con i costumi contadini.
L'appuntamento è domenica 5 gennaio 2020 con il corteo che parte da Piazza XX Settembre alle 15:30 alla volta di Piazza Castello, per poi proseguire verso i Giardini Beggio e la Rocca dove si assiste alla presentazione dei Borghi, al rito dell’accensione della pirola parola, alla lettura del presagio (“pronostego”) e all’estrazione della lotteria.
Chiude la manifestazione un suggestivo spettacolo pirotecnico.
Durante tutta la giornata, in Piazza Castello, è presente un mercatino di bancarelle, ma ci sono anche giochi e letture animate.

Pirola Parola - Antica Festa de 'a Pifania - Noale (Venezia).
Data: domenica 5 gennaio 2020.
Ingresso libero.

Faenza
Si ripete puntuale la tradizione della NOTT DE BISÒ a Faenza, un appuntamento che segna contemporaneamente la chiusura del Palio del Niballo e l’inizio di un nuovo anno.
In programma il 5 gennaio 2020, giorno della vigilia dell’Epifania, la Nott de Bisò è uno degli appuntamenti più importanti dell’inverno faentino, in grado di richiamare nel centro storico migliaia di persone.
Il Niballo arriva in piazza come vuole la tradizione su un carro trainato dai buoi alle ore 18:30 ed è collocato nel punto d’incontro dei due corsi principali, che dividono Faenza nei quattro Rioni del centro storico (il quinto, Borgo Durbecco, si trova oltre il fiume Lamone).
Il clou dell’evento scocca alla mezzanotte tra il 5 e il 6 gennaio, quando viene bruciato in Piazza del Popolo il Niballo, ovvero il grande fantoccio che rappresenta Annibale, il guerriero saraceno simbolo delle avversità dell’anno appena concluso, che viene vestito per l’occasione con i colori del rione vincitore (quest’anno il Rione Rosso) del Palio che si svolge in giugno.
È sempre un rappresentante del rione vincitore, nel classico costume cinquecentesco, ad essere incaricato di appiccare il fuoco.
Per tutta la giornata i partecipanti bevono il bisò (il vin brulè) nelle caratteristiche ciotole di ceramica faentina, gli eleganti gotti decorati con i simboli dei Rioni e quello della città, ma che ogni anno prevedono un motivo diverso. A tal proposito, l’intero servizio di ceramica composto dai sei gotti e la brocca può essere acquistato come ricordo esclusivo della manifestazione presso le sedi dei Rioni o direttamente negli stand durante la Nott de Bisò.
Già dal mattino gli stand gastronomici gestiti dai cinque Rioni propongono le specialità della cucina romagnola, mentre nel pomeriggio la giornata prosegue con musica e animazioni.
Dopo l’ingresso del Niballo in piazza alle ore 18:30, gli spettacoli e la musica dal vivo intrattengono la folla fino alla mezzanotte, quando è previsto il rogo del Niballo, che svelerà i presagi per il nuovo Palio.

Piazza del Popolo, Faenza (Ravenna).
Data: 5 gennaio 2020.
Prezzo: ingresso gratuito.

Arezzo
Dimensioni e prestigio da fiera, una cornice informale e frizzante da mercatino delle pulci.
La FIERA ANTIQUARIA DI AREZZO, uno dei Mercatini d'Antiquariato più importanti della Toscana, puntuale dal 1968 nel riproporsi alla prima domenica del mese - e il sabato precedente - è tutto questo insieme, ma è anche una preziosa occasione per ammirare, alzando lo sguardo al di sopra dei tendoni, il centro storico di una delle più belle città della Toscana.
Già dalle 9 del mattino, nella scenografica Piazza Grande e nella scacchiera delle vie che se ne distaccano, alla Fiera Antiquaria di Arezzo si cammina tra due ali di bancarelle che propongono una stuzzicante alternanza di mercatini dell'antiquariato e modernariato, di pezzi unici e oggetti di serie, di arredi antichi e artigianato artistico, di oreficeria, strumenti, libri e stampe.
Attorno, c’è chi si aggira in cerca dell’opera pregiata, chi cerca di completare la più bizzarra delle collezioni; e chi curiosa semplicemente in cerca della scintilla estemporanea, dell’incontro a sorpresa con un oggetto del cuore. Oltre che sui banchetti, un’occhiata meritano anche le vetrine delle botteghe artigiane che si affacciano sul percorso: tanti atelier hanno aperto sulla scia del successo della Fiera Antiquaria di Arezzo, negli antichi fondaci del centro storico.
L’occasione è quella giusta per un weekend ad Arezzo: tra i tanti palazzi antichi da visitare, ce n’è uno, da non perdere, strettamente legato alla Fiera Antiquaria di Arezzo: è il trecentesco Palazzo del Capitano, ora Casa Museo di Ivan Bruschi, il mercante a cui si deve la nascita della manifestazione, con i pezzi forti della sua collezione privata.

La Fiera Antiquaria ad Arezzo - Piazza Grande e nelle vie del centro, Arezzo.
Date: la prima domenica del mese e il sabato precedente a cominciare dal 4- 5 gennaio
Orario: il sabato dalle ore 9 alle 19 e la domenica dalle ore 9 alle ore 18
Biglietto: ingresso libero.

Verona
A un passo dal corso dell’Adige, attorno all’antica Basilica di San Zeno, si sviluppa uno dei quartieri più antichi e suggestivi di Verona.
Ogni prima domenica del mese – tranne che in agosto – Verona Antiquaria è l’occasione perfetta per scoprirne le piazze e le architetture, curiosando tra le 200 bancarelle di mercanti e semplici collezionisti che provengono da tutta Italia.
Il mercato apre già alle 8 del mattino e prosegue fino alle 18 (alle 17 con l’ora solare nei mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo).
Il format di Verona Antiquaria è accattivante: c’è la dimensione di mercato, che spazia dall’arte e dall’antichità di pregio ai vecchi giocattoli e all’abbigliamento vintage (insomma, troverete tentazioni per tutti i gusti e per tutte le tasche); e c’è il clima disteso della festa di strada, con estemporanee esibizioni di musicisti, laboratori creativi e spettacoli per i più piccoli.
Verona Antiquaria si snoda lungo la sequenza di spazi aperti, tra loro collegati, che segnano il quartiere di San Zeno: le triangolari piazze Corrubio e Pozza, e la scenografica Piazza San Zeno, dove si assiepa il grosso delle bancarelle e dove il mercatino si espande come un prolungamento del sagrato della cattedrale.
Al margine di Verona Antiquaria si trova anche qualche bancarella di street food: l’associazione Retrobottega, che dal 2014 ha preso in mano e rinnovato il format dell’evento, propone occasionali laboratori del gusto. Piacevole alternativa è quella di accomodarsi ai tavolini dei tanti locali che si affacciano su Piazza San Zeno.

Verona Antiquaria - quartiere San Zeno, Verona.
la prima domenica del mese, a partire dal 5 gennaio
ingresso libero


MOSTRE

Roma
1 - Una selezione di preziosi esemplari della Collezione capitolina di giocattoli antichi è ospitata nella mostra “RA-TA-TA-TA, BANG-BANG, SI GIOCA” al Museo delle Mura fino al 1 marzo 2020. L’esposizione, a ingresso gratuito e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale è a cura di Emanuela Lancianese ed Ersilia Maria Loreti. Il progetto di allestimento è di Paola Marzoli.
Nelle torri dell’antica Porta di S. Sebastiano saranno esposti 137 pezzi della Collezione di giocattoli antichiper lo più riferibili alla cosiddetta “età d’oro” del giocattolo, ossia gli anni compresi tra il 1860 e il 1930. Il percorso si articola intorno a un nucleo di giochi di guerra che comprende una variegata tipologia di aerei e navi, armi, carri armati, fortini e naturalmente soldatini. Questa selezione aderisce al progetto stesso dell’esposizione, ossia coniugare la conoscenza di una serie di opere della Collezione con la valorizzazione di Porta S. Sebastiano, parte dell’antica struttura difensiva della città, all’interno della quale armi e militari sono realmente stati presenti per secoli.
Nel percorso della mostra i giochi di guerra sono disposti fantasiosamente, senza alcun criterio cronologico e tipologico, e corredati da altri pezzi “fuori contesto” come bambole, pupazzi, macchinine, una bicicletta, un monopattino. L’obiettivo di questo allestimento è quello di ricreare un contesto ludico, libero e “senza regole”, e offrire al visitatore la sensazione di affacciarsi in una stanza di bambini per osservare il loro spazio di gioco. Ad esempio, può soffermarsi a curiosare tra soldatini di epoche diverse che si sfidano sugli spalti di castelli in miniatura.
La mostra “RA-TA-TA-TA, BANG-BANG, SI GIOCA” si snoda lungo due piani del museo. Al primo il visitatore è accolto da un video di animazione (di circa 3 minuti) di presentazione: in un mondo in miniatura prendono vita gli antichi oggetti, colti in dettagli anche minimi, sullo sfondo della città nelle sue attività quotidiane. Il video, realizzato dal videomaker Francesco Arcuri, si avvale di due differenti tecniche di animazione: la stop motion e l’animazione digitale 2D. Attraverso la tecnica definita “stop motion”, i giocattoli prendono vita su green screen e sono inseriti in uno scenario, anch’esso realizzato con elementi appartenenti alla collezione e animato attraverso un software 2D.
Nelle sale del secondo piano i giochi di guerra, tra cui armi, fortini, soldatini, navi, aerei e carri armati, sonodisposti in “angoli gioco” accanto a bambole, maschere e macchinine, nella ricostruzione volutamente disordinata e incongrua di una stanza di bambini.Si alternano uno spazio agguato e un angolo dedicato alla lettura, uno spazio domesticoper le bambole con un piccolo guardaroba per giocare a travestirsi, diverse imbarcazioni in navigazione sovrastate da velivoli di ogni genere.
Infine, è disponibile anche una sala dedicata al gioco libero, con macchine da corsa e personaggi dei cartoni animati, ed è in programma un calendario dilaboratori didattici per scuole, bimbi e famiglie.
La Collezione di giocattoli antichi di proprietà di Roma Capitale, affidata alla cura della Sovrintendenza Capitolina, è nata grazie alla passione dello svedese Peter Pluntky, che ha raccolto circa 30.000 pezzi, molto distanti tra loro per epoca e per gusto. Il giocattolo più antico e prezioso è una bambola Nazca del XV secolo, che raffigura una madre con il figlio in braccio.
La collezione possiede una magnifica selezione di bambole (quasi 5000 pezzi, con i loro accessori), con 37 case curate nei dettagli: una di queste, di quattro piani, costruita artigianalmente dal fratello della piccola proprietaria, John Carlsen, possiede ancora un ascensore funzionante realizzato con parti di meccanismi di orologi. E ancora gli automi, oltre trecento giocattoli in latta, legno, stoffa, cartapesta e celluloide compresi tra la seconda metà del XIX e la metà del XX secolo.

Museo delle Mura - Via di Porta San Sebastiano, 18
Dal 14/12/2019 al 01/03/2020
Orario: martedì-domenica 9.00-14.00
Ingresso gratuito

2 – È dedicata alla rappresentazione della città nel suo valore più pieno di espressione della civiltà romana la mostra CIVIS CIVITAS CIVILITAS. Roma antica modello di città, ospitata ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali dal 21 dicembre 2019 al 6 settembre 2020.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed ha la cura di Claudio Parisi Parisi Presicce e di Claudia Cecamore.
Il progetto espositivo documenta il carattere prettamente urbano della cultura classica. La condivisione degli spazi, degli edifici e delle leggi costituisce la civitas, il fulcro della civiltà romana. La mostra è quindi un viaggio negli spazi e negli edifici delle città dell’Impero, rappresentati nei plastici in gesso del Museo della Civiltà Romana, in gran parte realizzati da Italo Gismondi per la Mostra Augustea della Romanità del 1937. I modelli raffigurano in parte lo stato di fatto dei monumenti negli anni Trenta del Novecento, in parte le loro ricostruzioni: all’intrinseco valore scientifico aggiungono pertanto anche il valore di documentazione di monumenti trasformati o scomparsi, soprattutto nei territori teatro di eventi bellici.
Per tutta la sua durata, la mostra sarà corredata da eventi e da iniziative culturali e didattiche; nell’ideazione e realizzazione delle attività didattiche, indirizzate a tutti secondo i criteri dell’accessibilità e dell’integrazione, saranno coinvolti i tirocinanti e i volontari dei progetti del Servizio Nazionale Civile che prestano servizio nel Museo dei Fori Imperiali.
La mostra sviluppa sette macrotemi, tutti rappresentati dai plastici posizionati nella Grande Aula già per l’apertura del 20 dicembre, e poi declinati in una serie di temi specifici: gli spazi pubblici (indicati da fori, curie, capitolia e templi); l’acqua nel decoro della città (fontane, ninfei e terme); lo spettacolo (teatri e anfiteatri); il trionfo, l’onore e il passaggio (archi trionfali e onorari, porte urbiche); il commercio (mercati); la memoria individuale, familiare e dello Stato (sepolcri e monumenti); le infrastrutture (ponti, acquedotti, cisterne, castelli di distribuzione dell’acqua).
Spiccano, per le proporzioni e per l’accuratezza della resa, i plastici del Foro di Augusto, che apre la mostra e che per la sua efficacia comunicativa è stato spostato dalla sala sul matroneo a monte al vano centrale della Grande Aula, del Foro di Pompei con gli edifici annessi, della scena del teatro di Sabratha in Libia, delle Terme di Treviri in Germania e della Porta detta di Sant’Andrea ad Autun, in Francia.
La narrazione del percorso è scandita da testi antichi pertinenti ai singoli temi e pronunciati dalle voci narranti degli stessi autori o dei loro destinatari, rappresentati da calchi di statue o ritratti del Museo della Civiltà Romana.

Mercati di Traiano - Via Quattro Novembre, 94
Dal 21/12/2019 al 06/09/2020
Tutti i giorni 9.30 – 19.30
Biglietti: per i residenti a Roma: - € 12,00 intero; - € 10,00 ridotto; per i non residenti a Roma: - € 14,00 intero; - € 12,00 ridotto.

Torino
1 - I Musei Reali di Torino nelle Sale Chiablese fino all’8 marzo 2020 ospitano la mostra KONRAD MÄGI. LA LUCE DEL NORD, dedicata all’artista estone dalla straordinaria forza espressiva, fatta soprattutto di colore e di luce. Mägi è considerato il capostipite della pittura estone moderna ed è spesso assimilato ad artisti come Vincent Van Gogh e Alfred Sisley, con cui ha in comune l’uso audace della materia pittorica e degli effetti luminosi.
La mostra, curata dallo storico dell’arte Eero Epner in collaborazione con la direzione dei Musei Reali, cade in prossimità dei 100 anni dalla visita di Konrad Mägi in Italia e, con oltre cinquanta opere (paesaggi, ritratti e disegni), è una delle personali più grandi mai realizzate in Europa. Le opere provengono dal Museo Nazionale d’Arte dell’Estonia e dal Museo d’Arte di Tartu, oltre che dalle collezioni private di Enn Kunila e Peeter Värnik e da quelle della Società degli studenti estoni.
L’opera di Konrad Mägi è il lavoro di una personalità irrequieta e intensa, che attraverso la sua pittura di paesaggio, tesa e talvolta onirica, costruita con una materia densa ed espressiva, racconta al continente europeo il fascino della natura del Nord, dei suoi grandi cieli solcati da nuvole instabili e accese dai bagliori del tramonto, i laghi, le campagne distese e le scogliere a picco sul mare.
Impossibile da collocare in un preciso movimento, Mägi sfiora tutte le correnti senza mai farne propria nessuna. Ama la natura e la dipinge come se stesse facendo un ritratto; al contrario, i suoi pochi ritratti di persone sono realizzati come se stesse dipingendo la natura, che percepisce come uno spazio metafisico e sacro. Anarchico, eccentrico, sognatore e utopista, Mägi è un artista unico nel panorama europeo del primo ventennio del Novecento, per il suo approccio alla pittura e, più in generale, alla vita. Come scrisse egli stesso nel 1906: “Prima o poi bisogna andare a vedere il mondo, anche a costo della vita, perché non fa differenza come uno muore e dove muore”.

Musei Reali - Sale Chiablese - Piazzetta Reale, Torino
Dal 30/11/2019 al 08/03/2020
Biglietti: Intero 15 euro - Ridotto 13 euro

2 - Volti che si animano, espressioni che cambiano. Circa settanta libri animati, illustrati, abbecedari e giochi in prevalenza ottocenteschi e del primo Novecento costituiscono l’affascinante percorso della mostra: “TANTE TESTE TANTI CERVELLI. LANTERNA MAGICA DELLE FACCE UMANE”, inaugurerà il 3 dicembre scorso al Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia, a Palazzo Barolo.
L’esposizione è curata da Pompeo Vagliani. Il materiale esposto, dedicato ad esplorare i rapporti tra libri animati e precinema, proviene dall’archivio e dalla biblioteca della Fondazione Tancredi di Barolo. Il focus specifico riguarda il tema delle metamorfosi del volto e si collega alla mostra #FacceEmozioni. 1500-2020: dalla fisiognomica agli emoji, attualmente in corso al Museo Nazionale del Cinema, curata da Donata Pesenti Campagnoni e Simone Arcagni.
I preziosi materiali esposti mostrano gli effetti di animazione dei volti e di mimica delle espressioni ottenuti mediante dispositivi che vanno dai sistemi di leveraggi – di cui Lothar Meggendorfer fu maestro indiscusso – alle ruote rotanti (volvelle), ai pop-up, fino a libro metamorfico Têtes folles di Walter Trier (1948), che ha fortemente suggestionato Queneau da ragazzo, ispirandogli successivamente il suo Cent mille milliards de poèmes del 1961.
L’esposizione intende anche mostrare in che modo i principi e le suggestioni delle teorie fisiognomiche hanno influito e come sono stati utilizzati nel campo della didattica, a partire dai libri di insegnamento elementare dell’alfabeto, nati intorno alla seconda metà dell’Ottocento in Francia per i sordomuti, ma poi estesi alla didattica generale all’interno delle scuole.
Tra i materiali più preziosi esposti, un raro esemplare di abbecedario francese del 1886, di grandi dimensioni (50 x 62 cm), in cui si utilizza la fotografia al fine di cogliere in modo istantaneo il movimento delle labbra, collegandosi con molta probabilità alle esperienze avviate negli anni ’80 dell’Ottocento da Etienne-Jules Marey e Georges Demenÿ relative all’educazione dei sordomuti, prima dell’invenzione di qualche anno più tarda della cronofotografia.

Palazzo Barolo – MUSLI, Via Corte d'Appello, 20
Dal 03/12/2019 al 30/06/2020
Biglietti: 4 euro

TEATRO

Napoli
Al Teatro Bellini, fino al 5 gennaio è in scena STOMP, di e per la regia di Luke Cresswell, Steve McNicholas,

Dopo l'eccezionale successo ottenuto nelle scorse stagioni, torna Stomp, uno tra i più rivoluzionari ed entusiasmanti eventi spettacolari degli ultimi anni. Senza trama, personaggi né parole, Stomp mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensamente ritmica i rumori della civiltà contemporanea. Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, i formidabili ballerini-percussionisti-attori-acrobati di Stomp danno voce ai più "volgari" oggetti della vita quotidiana.

Roma
1 - Al Teatro Sistina, dal 9 al 10 gennaio è in scena SOLO - THE LEGEND OF QUICK CHANGE, di e con Arturo Brachetti

Arturo Brachetti, il grande maestro internazionale di quick change che ritorna con un nuovo one man show. Un varietà surrealista in cui incanta il pubblico con le sue abilità di trasformista e le molte arti in cui eccelle, dal sand painting al laser show, fino ad alcune straordinarie novità. Dentro ciascuno di noi esiste una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri… Arturo ci condurrà fino alla soglia per mostrare la meraviglia che è in ognuno di noi. Prima del debutto internazionale, Brachetti vuole portare al pubblico italiano il suo spettacolo che approderà ai palcoscenici mondiali nel 2017.

2 – Al Teatro Ambra Jovinelli, dall’8 al 19 gennaio va in scena DITEGLI SEMPRE DI SÌ di Eduardo De Filippo, per la regia di Roberto Andò, con Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, Gianni Cannavacciuolo

Ditegli sempre di sì è uno dei primi testi di Eduardo De Filippo, scritto nel 1927 e messo in scena l’anno successivo da Vincenzo Scarpetta. Ripreso all’inizio degli anni Trenta per la compagnia che aveva fondato con i fratelli, racconta le vicende di Michele Murri (Gianfelice Imparato) che, dopo un anno trascorso in manicomio, torna a casa, ospite della sorella Teresa (Carolina Rosi). L’uomo è ben lontano dalla guarigione, ma nessuno sembra accorgersene. La sua pazzia si esprime nella mania di perfezione e nell’incapacità di comprendere le sfumature delle parole: per lui ogni metafora, ironia o allegoria corrisponde alla verità. Ne nascono equivoci e incidenti – da cui il titolo che invita a “dirgli sempre di sì – che coinvolgono i familiari e i conoscenti, come quando la sorella, vedova, gli confessa che si risposerebbe con un uomo di mezza età descrivendolo con le caratteristiche del suo vicino di casa: Michele sbandiererà queste nozze impossibili a chiunque incontri…
Un’opera vivace e colorata, una commedia divertente che, pur conservando le sue note farsesche, suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale.

Lecce
Al Teatro Apollo, il 6 gennaio va in scena MISERIA E NOBILTÀ di Eduardo Scarpetta, per la regia di Luciano Melchionna, con Lello Arena

Miseria o nobiltà? Domanda retorica. Tra le ceneri della miseria – “quantità insufficiente, inadeguata ai bisogni o per sé stessa troppo scarsa” – e gli stenti, fa capolino la resilienza e con essa la misura delle proprie forze, il sorriso, la gioia di sentirsi vivi, l’umanità più profonda che non trascende il peggio dell’essere umano ma ne nobilita il meglio…

CINEMA

Tolo Tolo
Il quinto film da protagonista di Checco Zalone, che dopo tre anni torna sul grande schermo non solo come attore ma anche come regista.
Quando nella nazione africana scoppia una guerra civile, si ritrova costretto a tornare in Italia, ma il suo viaggio di ritorno non sarà così semplice. Da italiano che è emigrato, Checco diventerà un immigrato africano, che attraversa un duro viaggio per tornare a casa. Unica faccia pallida tra i profughi, l'uomo dovrà ripercorre l'esodo dei migranti, prima di raggiungere le italiche coste. Al suo fianco una donna, incontrata durante il suo percorso, e un bambino, Dudù (Nassor Said Birya).
La storia funge da espediente, come tutti i precedenti lavori cinematografici di Checco, per trattare un tema sociale attuale, in questo caso quello dell'immigrazione. Il film è scritto dallo stesso Zalone in collaborazione con Paolo Virzì e uscirà al cinema il 1 gennaio 2020.

Genere: Commedia
Anno: 2020
Regia: Checco Zalone
Attori: Checco Zalone, Barbara Bouchet, Alexis Michalik, Nassor Said Birya, Manda Touré, Jean Marie Godet, Nunzio Cappiello, Nicola Nocella, Eduardo Rejón, Fabrizio Rocchi, Souleymane Silla, Gianni D'Addario, Nicola Di Bari, Francesco Cassano
Paese: Italia

Playmobil: The Movie
Il film diretto da Lino DiSalvo, è ispirato agi storici giocattoli dell'omonima azienda tedesca. È la storia di Marla, una ragazza che viene risucchiata nel fantastico mondo di Playmobil, dove niente è come sembra, insieme al fratellino Charlie. La giovane si ritrova trasformata improvvisamente da umana a giocattolo e catapultata in un universo parallelo, nel quale la magia è all'ordine del giorno. Purtroppo in questo passaggio dalla realtà a quella parallela di Playmobil, Marla ha perso suo fratello, finito chissà dove con un aspetto diverso rispetto al solito.
Nel frattempo Charlie è diventato un guerriero vichingo dotato di una super forza, a causa della quale viene rapito da qualcuno di non ben identificato. Per ritrovare il fratello prima che finisca nei guai, Marla si avventura in un viaggio nei mondi fantastici di Playmobil, aiutata dall'autista di food truck Del e dall'agente segreto Rex Dasher. La spia informa gli altri due che molti sono i personaggi spariti nel nulla negli ultimi mesi. Mentre i tre si mettono sulle sue tracce, Charlie è costretto a lottare come gladiatore nell'arena dell'imperatore Massimo, deciso a farlo combattere con bestie mostruose fino alla morte. Riusciranno Marla e i suoi nuovi amici a salvare il piccolo Charlie prima che sia troppo tardi?

Genere: Animazione, Avventura, Family
Anno: 2019
Regia: Lino DiSalvo
Attori: J-Ax, Cristina D'Avena, Anya Taylor-Joy, Daniel Radcliffe, Jim Gaffigan, Gabriel Bateman
Paese: Francia, Germania
Durata: 99 min

18 Regali
Film diretto da Francesco Amato, è la storia di Elisa (Vittoria Puccini), che a 40 anni ha perso la vita a causa di un male incurabile, lasciando il marito e la figlioletta di solo un anno. Sapendo di non avere speranze di vita, la donna prima della sua dipartita, pensa a come restare vicino alla piccola dopo la sua morte. È così che ogni anno nel giorno del suo compleanno Anna (Benedetta Porcaroli) riceve un regalo da parte da suo padre Alessio (Edoardo Leo) per conto della madre, fino alla maggiore età. Con questi diciotto regali Elisa dimostra a sua figlia che, nonostante un fato avverso, lei c'è e che le è accanto.
Il giorno in cui compie 18 anni, alla ragazza viene consegnato l'ultimo dono e, invece di presenziare alla festa organizzatela dal padre, decide di fuggire. Un regalo non sembra poter colmare il vuoto lasciato dalla madre, un'assenza che l'ha spinta sempre a ribellarsi, anche il giorno del suo compleanno, decidendo di girovagare nella notte piuttosto che festeggiare. Giovane, piena di pensieri, triste e addolorata, Anna non si accorge che una macchina corre dritta verso di lei, investendola. Quando si risveglia dal suo incidente la giovane riceve il regalo che ha sempre voluto nella sua vita: sua madre è lì con lei. Finalmente le due donne possono confrontarsi, parlare e conoscersi.

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Francesco Amato
Attori: Benedetta Porcaroli, Vittoria Puccini, Edoardo Leo, Sara Lazzaro, Marco Messeri, Betti Pedrazzi, Alessandro Giallocosta
Paese: Italia
Durata:115 min

Sorry We Missed You
Film diretto da Ken Loach, è la storia di Ricky (Kris Hitchen) e Abby Turner (Debbie Honeywood), che, dopo il crollo finanziario del 2008, lottano contro la precarietà degli ultimi anni in quel di Newcastle, cercando di non far mancare nulla ai loro bambini. Proprio la loro disastrosa condizione lavorativa - lei badante a domicilio, lui fattorino mal pagato - e conseguentemente finanziaria li mette di fronte a una dura relatà: non diventeranno mai indipendenti e non avranno mai una casa di loro proprietà, se continueranno ad agire così.
Ma un'allettante opportunità irrompe improvvisamente nella loro vita, quando Abby vende la propria auto per permettere a Ricky di acquistare un furgone. Con il nuovo mezzo l'uomo inizia a fare consegne per conto proprio, purtroppo sorgeranno nuovi problemi che metteranno gravemente a rischio l'unità, finora così solida, dei Turner.

Genere: Drammatico
Anno: 2019
Regia: Ken Loach
Attori: Kris Hitchen, Debbie Honeywood, Rhys Stone, Katie Proctor
Paese: Gran Bretagna, Francia, Belgio
Durata: 100 min
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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