6 luglio 2023

Vademecum per creare una PEC

Ma è davvero obbligatoria dal 6 luglio 2023?

Autore: Antonio Tursi
Il 6 luglio 2023 è una data molto importante per quanto riguarda le comunicazioni con la pubblica amministrazione. A partire da questo giorno tutti i cittadini saranno obbligati ad avere un indirizzo Pec (ovvero di Posta elettronica certificata).

In realtà a partire dal 6 luglio è consentito un accesso libero all’INAD (ossia l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali) attraverso il quale la Pubblica Amministrazione può reperire i domicili digitali per inviare al cittadino comunicazioni a valore legale.

Quindi niente più file per ritirare: multe, cartelle di pagamento, accertamenti, detrazioni, rimborsi fiscali e tutte le comunicazioni con la PA.
La motivazione? Si cerca di seguire il progetto di transizione digitale verso la quasi totale dismissione della carta, per inviare e ricevere comunicazioni con la pubblica amministrazione.

Come usufruire del servizio: iscrizione all’INAD- L’iscrizione all’INAD è gratuita ma non è automatica, ciascun cittadino maggiorenne in possesso di Pec, deve eleggere il proprio dominio digitale effettuando l’accesso sul sito https://domiciliodigitale.gov.it, spuntando la casella “Attiva il tuo domicilio” e inserendo la propria Pec, per entrare è necessario verificare la propria identità, tramite il Servizio Pubblico di Identità Digitale (Spid), la Carta di Identità Elettronica (Cie) o la Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

Invece chi non ha un indirizzo di posta elettronica certificata, dovrà prima crearne una e poi potrà iscriversi all’INAD.

I cittadini che non sono ancora presenti sulla piattaforma INAD riceveranno le comunicazioni attraverso i vecchi metodi cartacei ma, segnatevi questa data, solo fino al 30 novembre 2023. Pertanto, il 30 novembre è la data limite entro cui i cittadini dovranno provvedere a dotarsi di posta elettronica certificata. Ancora, però, non è chiaro cosa accadrà dopo questa data. I cittadini non digitalizzati, che non sono avvezzi all’utilizzo di dispositivi informatici e digitali, infatti, potrebbero avere problemi e rimanere esclusi.

Cos’è e come funziona la PEC - Cos’è la Posta elettronica certificata? Conosciuta più comunemente con l’acronimo Pec, si tratta di una casella di posta dove è possibile inviare e ricevere comunicazioni che hanno valore legale equiparato alle raccomandate con ricevute di ritorno.
Già da anni è obbligatoria per le aziende, per i professionisti e per la pubblica amministrazione, adesso lo sarà anche per tutti i cittadini.

Con la Pec, l’invio e la ricezione delle comunicazioni sono molto più comodi, oltre che sicuri e veloci, in quanto consente di ricevere comunicazioni ufficiali in tempi brevi, certificando data e ore di spedizione del messaggio e di consegna al destinatario. Ciò garantisce sempre l’identità di mittente e destinatario. In più, questo strumento si avvale di avanzati sistemi di sicurezza antivirus e antispam, in modo da garantire la certezza del contenuto rendendo impossibile alcun tipo di modifica al messaggio o agli allegati durante la trasmissione tra mittente e destinatario.

Come si crea una PEC - Per attivare una nuova casella di Posta Elettronica Certificata bisogna seguire una procedura molto semplice, simile a quella prevista per aprire una tradizionale casella di posta elettronica.

Tuttavia, occorre fare attenzione a creare la nuova PEC scegliendo tra i provider o gestori accreditati (https://www.agid.gov.it/index.php/it/piattaforme/posta-elettronica-certificata/elenco-gestori-pec) presso l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Quest’ultimo è l’organo pubblico responsabile della vigilanza dei servizi digitali come PEC, firma digitale e marca temporale. Una volta inseriti i dati anagrafici, informazioni come codice fiscale o partita iva, caricati i documenti di identità e specificato se la casella di PEC è richiesta da un’impresa, una persona giuridica o un privato cittadino, si può procedere al pagamento.

Infatti, si tratta di un servizio a pagamento, ma che prevede costi irrisori che variano in base al provider scelto e alle funzionalità richieste. Il prezzo del servizio è economico perché generalmente è pari a circa due raccomandate cartacee.
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