Rimani aggiornato!
Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.
Tra le diverse misure attuate dalla Cassa dei Dottori Commercialisti per supportare i propri iscritti durante questo momento di crisi economica, è previsto anche un contributo per stato di bisogno in favore degli iscritti con studio professionale in affitto.
Nello specifico, per gli iscritti che si trovano in stato di necessità e che stanno comunque continuando a versare il canone di affitto del proprio studio, la CNPADC ha previsto il riconoscimento di un contributo pari al 50 per cento dei canoni di locazione effettivamente corrisposti tra febbraio e maggio 2020, al netto di eventuali ricavi da sublocazione del medesimo immobile, fino al limite massimo di 1.000 euro.
Qualora l’iscritto sia conduttore di distinte unità immobiliari per le quali potrebbe essere richiesto il contributo, lo stesso non potrà comunque essere superiore al limite complessivo di 1.000 euro.
Studio associato ‑ Nel caso in cui il contratto di locazione veda come parte conduttrice uno Studio Associato/STP, l’entità del contributo, attribuibile a ciascun socio, è commisurata alla quota di partecipazione agli utili dello Studio Associato/STP alla data della domanda. In ogni caso, l’importo complessivamente attribuibile al singolo associato professionista non può eccedere i 1.000 euro.
Il contributo è concesso anche in presenza di un contratto di sublocazione, per il quale risulti il relativo pagamento.
Sono esclusi dal contributo gli iscritti che, direttamente o indirettamente, siano titolari di diritti reali sull’immobile oggetto del contratto di locazione o sublocazione.
Requisiti - Per l’accesso al contributo gli iscritti devono possedere i seguenti requisiti: