Con avviso del 9 marzo 2020, la Cassa dei Dottori Commercialisti ha comunicato ai propri iscritti di mettere in atto un’importante misura di sostegno a favore dei professionisti anch’essi colpiti dalla crisi da COVID-19. Viene infatti prevista la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti contributivi in scadenza nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 30 aprile 2020. Ciò in considerazione dell’espandersi su tutto il territorio nazionale dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus.
Nella comunicazione prot. 31919/20, la Cassa prende quindi atto dello stato di difficoltà di tutti gli iscritti, non solo quelli residenti nelle cd “Zone Rosse” in via di espansione, garantendo altresì l’attivazione di tutte le misure necessarie per far fronte alle difficoltà della categoria. Certamente un intervento apprezzabile e concreto in un momento di incertezze, non solo per gli operatori economici ma anche per chi ha il compito fornire loro supporto e assistenza nella gestione della crisi.
I contributi in scadenza– Per quanto riguarda i contributi minimi, soggettivi e integrativi, si ricorda che le scadenze principali sono fissate al 31 maggio (rata unica o prima rata) e al 31 ottobre (seconda rata e rata unica contributo maternità). I versamenti principalmente interessati dalla sospensione saranno quindi quelli relativi alle eccedenze contributive, risultanti dalla dichiarazione annuale dei dati reddituali trasmessa entro il 3 dicembre scorso, per le quali è possibile effettuare i versamenti frazionati in un numero massimo di 4 rate in scadenza, rispettivamente, il 20 dicembre (rata unica/prima rata), il 31 marzo (seconda rata), il 30 giugno (terza rata) e il 30 settembre (quarta rata).
Per chi avesse già eseguito i versamenti dovuti nel periodo di sospensione, non spetterà alcun rimborso. Per i versamenti non effettuati e per i quali opera invece la sospensione, la Cassa si riserva di definirne termini e modalità con specifiche disposizioni oggetto di futura pubblicazione.
Garantiti i servizi minimi- Dalla sua parte, l’Ente, recependo le raccomandazioni del Governo e delle Autorità sanitarie di mantenere il più possibile l’operatività ed il normale svolgimento delle proprie funzioni, si è attivato per implementare il la modalità di lavoro agile (cd smartworking) per i propri dipendenti. Dunque, nonostante la chiusura del servizio di sportello presso le sedi dislocate sul territorio, viene comunque garantita la possibilità di rivolgersi all’Ente per eventuali richieste urgenti, mediante servizio telefonico (prenotabile), PEC o email.
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