16 settembre 2025

Riforma commercialisti, tutte le novità sul tirocinio: cosa cambia

Il tirocinio per l’iscrizione alla sezione A dell’Albo potrà essere svolto interamente durante gli studi magistrali, con l’obiettivo di ridurre i tempi di accesso alla professione e favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro

Autore: Lucia Giampà
Con l’approvazione della riforma dei commercialisti, avvenuta durante il Consiglio dei Ministri del 12 settembre che ha dato il via libera al disegno di legge delega al Governo per la riforma della disciplina dell’ordinamento professionale, sono tante le novità in arrivo.

Il testo punta a riorganizzare le attività professionali e a valorizzare i profili multidisciplinari della categoria dei commercialisti ed esperti contabili, al fine di rispondere in modo più efficace alle esigenze del mercato.

Revisione del tirocinio per l’iscrizione nella sezione A dell’Albo

Come anticipato, sono tante le novità in arrivo, tra queste trova spazio la revisione del tirocinio per l’iscrizione nella sezione A dell’Albo che potrà essere svolto per la durata di 18 mesi, interamente durante il corso di studi magistrali in modo da ridurre i tempi per conseguire l’abilitazione all’esercizio della professione e incentivare le nuove generazioni all’esercizio della stessa.

La mancata previsione di un’analoga possibilità anche per coloro che aspirano ad iscriversi alla sezione B dell’Albo è motivata dal fatto che tali soggetti sono privi del titolo universitario di base ossia della laurea triennale.

L’obiettivo è di ridurre i tempi per l’abilitazione e favorire un accesso più rapido al mondo del lavoro.

La posizione del CNDCEC

Il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Elbano De Nuccio, ha definito la giornata di approvazione della riforma come “storica”; sottolineando come si tratti di un passaggio fondamentale che segna un punto di svolta nella storia della categoria, introducendo criteri di modernizzazione che sapranno proiettare la professione verso il futuro, in linea con le esigenze del Paese e con gli standard europei.

Prende il via un percorso con il quale i commercialisti vedranno riconosciuto il loro ruolo di presidio di legalità, competenza e innovazione. Un risultato che appartiene a tutta la categoria e che resterà come una pietra miliare della nostra storia; conclude De Nuccio.
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