9 marzo 2019

UNAGRACO esprime profonda indignazione per lo stato attuale

Qualche giorno fa, alla luce delle ultime vicende che hanno visto soccombere la nostra categoria, avevamo segnalato un lento degrado della nostra professione: dobbiamo riconoscere di essere stati ottimisti, in quanto riscontriamo un repentino decadimento della nostra immagine professionale.

Qualche giorno fa lamentavamo la scarsa considerazione della figura del Dottore Commercialista, poco apprezzato e valorizzato, molte volte umiliato e deriso: anche in questa circostanza siamo stati “buoni”, in quanto la Nostra attività professionale vale NIENTE !!!

Non a caso, dopo l’agenzia delle Entrate che usufruisce gratuitamente del nostro servizio (invii telematici ecc…) anche il MEF ha pubblicato sul proprio sito un bando pubblico per l’affidamento di incarichi biennali di consulenza a titolo gratuito, su tematiche complesse attinenti al diritto nazionale ed europeo, societario e bancario, dei mercati ed intermediari finanziari!!! Eppure in molti abbiamo sperato che si trattasse di scherzo di Carnevale, infelice e di cattivo gusto, ma comunque uno scherzo. Ed invece non è così, è tutto vero: il MEF chiede consulenze altamente qualificate, di elevato livello specialistico per le quali sono richieste esperienza, professionalità ed energie da espletare a titolo gratuito !!!

Eppure l’Amministrazione finanziaria in sede di controlli, più volte ha negato la gratuità delle prestazioni applicando la presunzione della onerosità della prestazione professionale resa liberamente anche a favore di un familiare (genitore o fratello…), presumendo sempre ed in ogni caso un compenso, ritenendo irragionevole ed antieconomico lo svolgimento di un’attività senza che sia percepito compenso alcuno.

UNAGRACO esprime profonda indignazione per lo stato attuale.
Le proroghe “last minute” che puntualmente si verificano, sono una offesa al professionista ligio al dovere, dedito al rispetto delle norme, delle scadenze e degli adempimenti; la richiesta di prestazioni professionali gratuite da parte non di un piccolo privato in difficoltà o da parte di un familiare, ma da parte del “contraente forte” Pubblica Amministrazione, è lesiva della immagine di ciascun professionista e della dignità umana, oltre ad essere in netto contrasto con la normativa dell’equo compenso dove è stabilito che è vietato corrispondere compensi non commisurati alla quantità e alla qualità del lavoro svolto.

Si richiede pertanto l’immediato ritiro del bando, rappresentando esso un pericoloso precedente con probabile effetto a cascata sul futuro professionale di chi ha investito in anni di studi e formazione.

E’ ancor più di ieri necessario e indispensabile proclamare uno stato di agitazione della categoria con conseguente astensione collettiva fin quando non vengono riconosciuti o comunque tutelate le prerogative ed i diritti del Dottore Commercialista.

I COMMERCIALISTI richiedono la giusta considerazione da parte del mondo politico ed attendono delle risposte precise!
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