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L’ANPAL è intervenuta a fornire alcuni chiarimenti a seguito di alcune richieste di parere riguardo il requisito della “residenza” e della possibilità per i cittadini dell’Unione Europea di rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità e di accedere ai servizi e alle misure di politica attiva del lavoro.
Si tratta di uno dei principi base dell’Unione Europea, in virtù del quale i cittadini di ogni Stato membro hanno il diritto di cercare lavoro in un altro Stato membro, conformemente alla regolamentazione applicabile ai cittadini di quest'ultimo. I centri per l’impiego devono dunque offrire lavoro ai cittadini dello Stato membro in questione, senza alcuna discriminazione fondata sulla nazionalità.
Tutela dei lavoratori UE - Due sono i punti cardine della disciplina vigente in materia di lavoro per i cittadini UE:
Definizione del requisito di residenza - L’ANPAL specifica, inoltre, che il riferimento al requisito della “residenza” deve necessariamente essere letto in relazione al principio di libera circolazione dei lavoratori nell’Unione europea e dei principi sopra indicati, non potendo costituire, in alcun modo, un ostacolo all’effettiva tutela dei cittadini dell’Unione Europea e alla parità di trattamento degli stessi, ai fini di un concreto e reale supporto nella ricerca di un lavoro.