12 aprile 2023

Decreto bollette: semplificazione nel calcolo ed estensione ai professionisti

Il Presidente nazionale Lapet Roberto Falcone, in qualità di segretario generale Assoprofessioni, è stato audito oggi 11 aprile presso le Commissioni riunite Finanze e Affari sociali della Camera dei Deputati in relazione alla conversione in legge del cosiddetto decreto “bollette”.

“Il decreto interviene su questioni particolarmente sentite dai contribuenti, imprese e professionisti in relazione al perdurare del conflitto Ucraina-Russia e dell’inflazione che continua ad incidere sul potere d’acquisto soprattutto dei meno abbienti. – commenta Falcone - Ci spiace dover ancora una volta rilevare l’immotivata esclusione dei professionisti dai benefici del contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale”.

L’inclusione, secondo la confederazione, si rende necessaria per fornire un sostegno anche agli esercenti le libere professioni ed ai lavoratori autonomi che al pari dei contribuenti e delle imprese, stanno subendo le conseguenze economiche negative derivanti dall’aumento dei prezzi dell’energia per effetto del conflitto in corso.

“Cogliamo inoltre l’occasione per evidenziare, come già fatto in altre audizioni parlamentari in materia, la complessità del meccanismo di determinazione dei crediti d’imposta energetici” ha aggiunto Falcone. Ed ancora, laddove la norma disciplina la facoltà di cessione del credito d’imposta ad altri soggetti, “segnaliamo l’opportunità di estendere la possibilità di apporre il visto di conformità, anche ai professionisti di cui alla norma UNI 11511 e disciplinati dalla Legge n. 4/2013. – ha spiegato Falcone - Si tratta di una questione di rilevante urgenza in quanto la mancata previsione della possibilità di apporre il visto di conformità anche alla categoria professionale dei tributaristi, determina una vera e propria discriminazione, soprattutto alla luce del fatto che questo adempimento è richiesto per poter beneficiare della cessione del credito di imposta”.

In merito invece alle modifiche dei termini di regolarizzazione delle violazioni formali e del ravvedimento speciale ed in materia di definizione agevolata delle controversie tributarie, conciliazione agevolata e rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di Cassazione, pur apprezzandone il differimento, la confederazione suggerisce, ai fini di una semplificazione delle procedure, l’opportunità di unificazione dei termini preferibilmente al 31 ottobre 2023.

Positivo è stato poi il parere circa l’introduzione della causa speciale di non punibilità dei reati tributari, al fine di evitare atteggiamenti vessatori nei confronti dei contribuenti, che se pure in ritardo, hanno provveduto al versamento integrale delle imposte dovute. Tuttavia “ci permettiamo di osservare che il beneficio dovrebbe essere precluso nei confronti di soggetti che se ne avvalgono in modo sistematico nello stesso periodo o in più periodi d’imposta salvo in presenza di comprovate difficoltà economico-finanziarie non dipendenti dalla volontà e condotta dei contribuenti” ha chiarito Falcone. Il relatore al provvedimento On.Guerino Testa ha mostrato apprezzamento per le misure suggerite.
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