Con un
comunicato stampa del 25 gennaio, la Commissione europea rende noto che è stata approvata dagli Stati membri dell’UE la proposta di investimento di 873 mln di euro in progetti europei essenziali per l’infrastruttura energetica.
Più crescita e occupazione – Ben 17 i progetti selezionati per il finanziamento nei settori dell’energia elettrica e del gas volti a rendere più competitivo il sistema energetico europeo con l'obiettivo ultimo di fornire a tutti i consumatori europei energia meno costosa e più sicura e che creeranno senz’altro crescita e occupazione in tutta Europa:
- 8 sono nel settore dell'energia elettrica (sostegno dell'UE 680 milioni di euro) e 9 nel settore del gas (sostegno dell'UE 193 milioni di euro);
- 4 sono relativi a opere di costruzione (sostegno dell'UE 723 milioni di euro) e 13 a studi (sostegno dell'UE 150 milioni di euro).
I finanziamenti per i progetti provengono dal Meccanismo per collegare l'Europa, il programma dell'UE a sostegno dell'infrastruttura transeuropea.
La transizione dell'Europa verso un'economia pulita e moderna – L’Europa verso l’energia pulita con strutture fortemente moderne è uno dei principali obiettivi dell'Unione dell'energia e una delle priorità della Commissione Juncker e si sta, ora, concretizzando con l'adattamento dell'infrastruttura europea alle necessità energetiche future.
L'adeguata interconnessione delle linee elettriche e dei gasdotti costituisce l'ossatura di un mercato europeo dell'energia integrato e fondato sul principio di solidarietà.
Maroš
Šefčovič, Vicepresidente e Commissario europeo per l'Unione dell'energia, ha dichiarato:
"Una volta di più abbiamo dimostrato che la cooperazione paga e che l'Unione dell'energia sta diventando una realtà con effetti tangibili sul terreno. Si tratta di progetti importanti con grandi benefici a livello transfrontaliero e, grazie alla loro attuazione, ne uscirà rafforzata la resilienza energetica degli Stati membri dell'UE. Il Meccanismo per collegare l'Europa ha dimostrato ancora una volta il suo enorme valore aggiunto per la modernizzazione dell'economia europea."
Un finanziamento di 3,7 mln coinvolgerà anche l’Italia – Previsto anche un finanziamento che sarà erogato per lo studio di un
gasdotto tra Malta e l’Italia con l'obiettivo di mettere fine all'isolamento del paese dalla rete europea del gas. L'interconnettore collegherà Malta al mercato italiano, migliorando la sicurezza di approvvigionamento di gas dell'isola analogamente a quanto ha fatto per il settore dell'energia elettrica il cavo di interconnessione sottomarino finanziato da un precedente programma dell'UE.
Altri finanziamenti – Il finanziamento più elevato, ben
578 mln di euro, il più elevato mai concesso nell'ambito del Meccanismo per collegare l'Europa, riguarderà l'
interconnessione Francia-Spagna nel Golfo di Biscaglia. Il progetto, che comprende una sezione in mare di 280 km, utilizzerà soluzioni tecnologicamente innovative. Il nuovo collegamento arriverà quasi a raddoppiare la capacità di interconnessione tra i due paesi portandola da 2 800 MW a 5 000 MW. Questo balzo in avanti permetterà di incorporare maggiormente le energie rinnovabili, fornendo un grande contributo alla transizione all'energia pulita e alla politica dell'UE in questo ambito. Altri finanziamenti riguarderanno l’
interconnessione gas tra Francia e Spagna e saranno erogati a uno studio sulle procedure per il rilascio di licenze del
progetto STEP (1,7 milioni di euro), 70 mln di euro saranno destinati, invece, a uno dei principali progetti infrastrutturali tedeschi nel settore dell'energia (a SuedOstlink), il progetto consiste in 580 chilometri di cavi ad alta tensione posati interamente sottoterra, un collegamento urgentemente necessario tra l'energia eolica prodotta nel nord del paese e i centri di consumo ubicati nel sud, garantendo così una migliore integrazione delle energie rinnovabili, oltre a rafforzare lo scambio di energia a livello transfrontaliero con gli Stati membri dell'UE confinanti.
Finanziamenti collegamenti Europa 2014-2020 - Nell'ambito del Meccanismo per collegare l'Europa, è stato stanziato un importo di 5 miliardi di euro per le infrastrutture energetiche transeuropee nel periodo
2014-2020. Tale meccanismo ha già erogato 647 milioni di euro a 34 progetti nel 2014, 366 milioni di euro a 35 progetti nel 2015 e 707 milioni di euro a 27 progetti nel 2016.
L’Italia nel gruppo di testa dell’Ue per la quota di energie rinnovabili – Con un ulteriore
comunicato sempre del
25 gennaio, dell’Eurostat in questo caso (
Ufficio statistico dell’Unione), si rende noto che undici Stati membri (nonostante manchino ancora due anni all’obiettivo rinnovabili) hanno già raggiunto, e in alcuni casi superato, gli obiettivi fissati per il 2020, presentando e ufficializzando gli ultimi progressi nazionali sul fronte green energy per quanto riguarda la quota di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia nella strategia “
Europa 2020”. Tra questi anche l’Italia alla quale era “spettato in sorte” un 17 %, quota toccata e rapidamente superata addirittura nel 2014. Prima in classifica la Svezia dove la metà (53,8%) dell’energia nazionale proviene da fonti rinnovabili, fanalino di coda invece per Francia e Olanda che si trovano in fondo alla classifica pubblicata.
L’obiettivo dell’Ue, lo ricordiamo, è di ottenere il 20% di energia da fonti rinnovabili entro il 2020 e almeno del 27% entro il 2030.