Alle ore 15,00 di oggi, in occasione dei 20 anni dalla costituzione dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Paola, presieduto da Giorgio Sganga, si terrà un convegno nazionale su “Mezzogiorno e ripresa economica” presso l’auditorium F. Ferrari – complesso Sant’Agostino – Largo Mons. G.M. Perrimezzi – Paola.
Saranno presenti illustri relatori, tra cui Adriano Giannola, Presidente della SVIMEZ, Roberto Napolitano, Direttore del “Quotidiano del Sud”, Fausto Orsomarso, Assessore alle attività produttive della Regione Calabria, i quali analizzeranno gli eventi che, negli ultimi 20 anni, hanno colpito il Sud.
L’intento, con una critica costruttiva, è di progettare interventi e politiche strutturali attraverso l’attiva partecipazione e collaborazione degli “attori” del sistema, ovvero professionisti, imprese, politici, sindacati, etc. Parte centrale dell’evento è il commercialista.
L’ODEC afferma che “nell’impostare politiche di ricostruzione o revisione dell’apparato fiscale – idea molto spesso paventata dai politici nazionali – non si può certo prescindere dalla considerazione che il Commercialista è in grado di conferire al sistema un’impronta visibile, anche quando non direttamente coinvolto nelle scelte di portata sistemica. Pertanto, il Commercialista si propone come protagonista attivo nelle scelte di politica economica e fiscale, sin dal momento in cui se ne gettano le fondamenta e, quindi, non solo sul piano applicativo. Vuole e deve cioè assurgere a quel ruolo che gli anglosassoni definirebbero di Policy maker, ossia colui che, conquistato un posto al tavolo delle decisioni, è un operatore che contribuisce ad impostare il sistema economico e fiscale, in Italia e nel Meridione”.
“È infatti ormai annoso il tema del contributo che il commercialista, troppo spesso inascoltato, potrebbe fornire sul piano tecnico ai politici e alle amministrazioni che si trovano a prendere decisioni che ricadono sul cittadino e sulle imprese, lasciano i dottori commercialisti nella scomoda posizione di dover gestire l’impatto delle scelte altrui sulle realtà locali, in una spasmodica ricerca di combinare vincolo ed opportunità, risparmio e investimenti, esigenze di solidità e liquidità, di famiglie e imprese”.
I commercialisti, per ottenere migliore risultati, “anziché subire le decisioni, o le mancate decisioni, hanno il dovere di fornire le loro competenze ed incidere sulle decisioni politiche che modificano il benessere collettivo e, tra queste, sicuramente quelle su spesa pubblica e tassazione”.
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata