10 febbraio 2014

Amministratori giudiziari: sciogliere i nodi

Federazione Odcec calabro-lucani: bene il decreto, ma chiarire su modalità e strumenti.

Autore: Redazione Fiscal Focus
La Federazione scrive al ministro - La Federazione degli Odcec di Calabria e Basilicata ha deciso di rivolgersi nuovamente al Ministero guidato da Anna Maria Cancellieri e al Commissario straordinario del Consiglio nazionale, Giancarlo Laurini, con una lettera firmata dal coordinatore Giuseppe Iurato. Questa volta gli Ordini calabro-lucani si soffermano sulla pubblicazione del decreto ministeriale n. 160/13 che è finito in Gazzetta Ufficiale nelle scorse settimane, precisamente il 24 gennaio. Sul punto gli scriventi esprimono la rispettiva soddisfazione nel constatare che un progetto normativo che ha destato non poche attese sia finalmente approdato in sede ufficiale, divenendo pertanto operativo. “Erano quattro anni, infatti, che i professionisti aspettavano il decreto recante le modalità di iscrizione nell'Albo e di sospensione e cancellazione dallo stesso, oltre che le modalità di esercizio di potere di vigilanza da parte del Ministero della Giustizia”, spiega la Federazione.
Il decreto - Pur avendo dato prova di plauso e favore nei confronti della recente ufficialità della disposizione, gli Ordini della Calabria e della Basilicata non possono però fare a meno di muovere alcune osservazioni, sottolineando infatti che lo sforzo compiuto non risulta, a loro avviso, esaustivo e risolutivo di tutte le problematiche aperte. Il decreto, come abbiamo visto anche nei giorni passati, contiene disposizioni attuative relative all'albo degli Amministratori giudiziari istituito con il D.Lgs. n. 14/10. A ben vedere, il testo dà operatività all’albo degli amministratori giudiziari, al quale potranno iscriversi sia i dottori commercialisti e gli esperti contabili che gli avvocati. L’albo sarà composto da due sezioni: una “ordinaria” e l’altra “esperti in gestione aziendale”. Potranno iscriversi a questo albo i professionisti che, dopo aver versato la quota annuale di 100 euro, risultano domiciliati in Italia, hanno svolto una concreta attività professionale e sono iscritti da almeno cinque anni all’ordine professionale di appartenenza. Ai fini dell’iscrizione alla sezione “esperti in gestione aziendale”, il citato requisito di concreto svolgimento dell’attività professionale dovrà riferirsi alla gestione di crisi aziendali. L’albo è istituito presso il Ministero della Giustizia, che ha altresì assunto la vigilanza sull’attività dei professionisti.
La lettera - Tornando quindi alle osservazioni della Federazione calabro-lucana, ricordando che l’entrata in vigore era posta alla fine della scorsa settimana, i sottoscrittori della missiva evidenziano che è ancora assente il modello di domanda da compilare, oltreché le specifiche tecniche utili alla trasmissione telematica. “Il decreto, prevede, poi, all'art. 4, comma quarto, che alla domanda siano allegati una serie di documenti, quali: a) copia conforme dell'atto giudiziario da cui è derivata l'assunzione dell'incarico di gestione o di amministrazione di aziende o di crisi aziendale, b) visura camerale relativa alla società in favore della quale e' stata prestata l'attività di amministratore c) copia conforme dell'atto costitutivo e dello statuto. Si tratta evidentemente di un appesantimento degli oneri burocratici in capo ai facenti richiesta di iscrizione nell'Albo non giustificabile, posto che le notizie richieste per certificare il possesso dei requisiti di legge per l'iscrizione sono agevolmente rinvenibili da un unico atto, la visura camerale. La tanto attesa disciplina è dunque ancora incompleta ed onerosa, oltre ad essere di difficile attuazione anche per coloro i quali nell'agosto del 2010 si affrettarono a presentare domanda di iscrizione, essendo previsto per quest'ultimi (cfr. art 10 comma 1 del citato decreto), di integrare la documentazione con quanto disposto dal citato art. 4 entro il termine perentorio di 60 giorni dall'entrata in vigore del regolamento. Alla luce di quanto sopra i commercialisti della Calabria e Basilicata chiedano a codesto Ministero che siano superate al più presto le criticità sopra rilevate in modo da rendere immediatamente operativo l'Albo degli Amministratori giudiziari e che venga, altresì, emanato il decreto recante le modalità di calcolo e liquidazione dei compensi per tutti i professionisti che svolgono questa delicata funzione avente, come noto, una forte valenza civile e sociale oltre che economica. Quindi nessun rinvio, ma concrete iniziative per la concreta attuazione dell'Albo”, si legge nella lettera.
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