Il Congresso nazionale - Il 29 e 30 novembre, a Roma, presso l’Auditorium della Conciliazione, si terrà il Congresso straordinario dei consulenti del lavoro dal titolo 'Verso il futuro'. L’occasione sarà utile per tirare le somme di quest’anno che ha visto la categoria particolarmente impegnata su diversi versanti: dalla riforma del lavoro agli sgravi sulle popolazioni terremotate, per finire all’analisi in merito al tasso di occupazione e all’eccessivo costo del lavoro. A fare il punto sul cammino fin qui condotto è proprio il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Marina Calderone.
Il ruolo dei cdl nella nuova società - In una lettera aperta diffusa ieri, il leader dei consulenti del lavoro ha sottolineato il ruolo chiave della categoria in questo periodo storico caratterizzato da importanti novità. Il parere del presidente Calderone è che i consulenti del lavoro abbiano ridefinito la propria identità, rimarcando il valore del loro operato all’interno della collettività. “La nostra professione – ha scritto Marina Calderone - ha vissuto una stagione di forti cambiamenti, di vero rinnovamento. Al di là delle nuove funzioni e riserve acquisite per legge, è cresciuta in noi la consapevolezza del ruolo sociale che rivestiamo e della centralità della nostra azione nel mondo del lavoro. Tre anni di grandissima crisi ci hanno insegnato la valenza di una professione che guarda alle persone prima di tutto”.
L’impegno dimostrato – I consulenti del lavoro hanno infatti dimostrato di possedere una grande abilità nel riadattarsi ai cambiamenti, disegnando per la categoria dei compiti e delle opportunità operative in linea con le rinnovate esigenze degli utenti, siano essi datori di lavoro o dipendenti. “L'opera certosina dei 28.000 colleghi – evidenzia il presidente nella propria missiva - ha consentito di salvare migliaia di posti di lavoro. Da gestori di adempimenti in materia di amministrazione del personale siamo diventati professionisti in grado di offrire alle aziende una consulenza strategica in ambito lavoristico e tributario, forti anche delle nuove riserve ottenute negli anni più recenti. Ora è giunto il momento di soffermarci a riflettere su quale futuro vogliamo per la nostra professione e sulle azioni che la categoria deve porre in essere per sostenere chi, come i giovani, scommette su un avvenire da libero professionista”.
Il Congresso straordinario – Pertanto l’occasione di un incontro nazionale quale è il Congresso di fine novembre rappresenta, si presenta alla strega di un evento volto a fare il punto sullo stato attuale della categoria, redigendo le aspettative per il futuro sulla base degli obiettivi fin qui raggiunti. “Sarà un Congresso nel quale verranno discusse le proposte per il potenziamento della nostra rete professionale e in cui tutte le componenti della categoria dialogheranno fattivamente con gli iscritti per costruire, tutti insieme, il nostro futuro – ha concluso la Calderone - E' una scommessa importante che auspico porterà a una nuova stagione di condivisione dei programmi e degli obiettivi, con una rinnovata attenzione per chi svolge quotidianamente la nostra attività nei vari territori e che deve essere al centro di ogni nostra riflessione. E' una nuova grande sfida per una categoria che non ha paura di rinnovarsi, di cambiare, di individuare nuovi stimoli”.
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