Con l’informativa n.31/2021, il Presidente del CNDCEC Massimo Miani ha ricordato ai presidenti degli ordini territoriali che dal 1° marzo 2021 tutti gli Enti pubblici e la Pubblica Amministrazione dismetteranno i rispettivi sistemi di identificazione online utilizzati fino ad oggi per adottare in forma esclusiva l’identità digitale SPID e CIE, ovvero la carta di identità elettronica, così come previsto dall’articolo 24 del DL n.76/2020.
In particolare, il citato articolo 24 comma 4 prevede che i soggetti, di cui all'articolo2 comma 2 lettera a) del D.Lgs. n.82/2005, dal 28 febbraio 2021 non possono rilasciare o rinnovare le credenziali per l’identificazione e l'accesso dei cittadini ai propri servizi in rete diverse da Spid, CIE o CNS, fermo restando l'utilizzo di quelle già rilasciate fino alla loro naturale scadenza e comunque non oltre il 30 settembre 2021.
L’Ordine, in quanto Pubblica Amministrazione, qualora non l’abbia già fatto deve provvedere ad integrare i propri sistemi informatici per consentire la fruibilità dei propri servizi online unicamente ai soggetti identificati tramite identità digitali, Spid, CIE o CNS.
Fino al 30 settembre 2021 la procedura dello Spid sarà affiancata alla consueta procedura telematica utilizzata per la recezione delle istanze provenienti dagli iscritti, ovvero tramite nome utente e password. Quindi, gli iscritti potranno avere a loro disposizione un doppio canale informatico di presentazione delle istanze, garantendo in tal modo anche a tutti coloro che non si sono ancora dotati di Spid l’accesso ai servizi.
Pertanto, il Presidente esorta gli Ordini a comunicare ai propri iscritti lo switch-off delle credenziali utilizzate per l’accesso ai propri servizi digitali, in favore dello Spid, evidenziando i vantaggi che la soluzione in esame offre, poiché in tal modo gli utenti potranno interagire con l’intero sistema pubblico e con i soggetti privati che aderiscono.
Sempre in base a quanto disposto dal DL n.76/2020, le amministrazioni devono rendere fruibili i propri servizi in rete attraverso l’app IO, mediante la quale sarà possibile anche presentare istanze, dichiarazioni e autocertificazioni.
L’Agid, per supportare gli enti pubblici che non ritengono conveniente attivare presso di loro la struttura necessaria per esporre i propri servizi in rete tramite l’autenticazione con lo Spid. Ha previsto la figura del soggetto aggregatore, ovvero PA o privati che offrono a terzi la possibilità di rendere accessibili tramite Spid i rispettivi servizi. È possibile consultare l’elenco dei soggetti aggregatori al seguente link
https://www.agid.gov.it/piattaforme/spid/soggetti-aggregatori.