Il convegno in Sicilia - Essere attivi nel territorio significa anche aver presente le diverse esigenze non solo dal punto di vista professionale e formativo, quanto anche da quello previdenziale. I giovani vanno sostenuti, considerando però anche le peculiarità dei territori di appartenenza. Lo sa bene la Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri che ha deciso di organizzare il convegno “Presente e futuro della previdenza e dei ragionieri commercialisti” proprio in un’area delicata del Paese, la Sicilia, avvalendosi dell’appoggio degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trapani e Marsala.
Temi e partecipazioni - A discutere di futuro si è ritrovata buona parte della rappresentanza di categoria che ha interagito con gli esponenti del mondo previdenziale. Il futuro è di tutti, è vero, ma forse appartiene molto più ai giovani che per questo vanno sostenuti e aiutati a trovare la strada e le risorse per costruirlo. Su questo punto si sono confrontati Paolo Saltarelli, presidente CNPR, Maurizio Attinelli e Sandro Sgalippa, consiglieri di amministrazione della Cassa ragionieri, Massimo Mandolesi, consigliere CNPR e amministratore delegato Prévira Invest Sim, Giuseppe Viviano, delegato CNPR Trapani. Hanno relazionato altresì i presidenti degli Ordini di Trapani e Marsala, Antonino Pugliese e Alberto Scuderi, nonché il coordinatore dei delegati CNPR in Sicilia Francesco Torre.
La Cassa in Sicilia – La presenza di tante personalità, che hanno avuto modo di sciogliere il nodo della previdenza, ha comunque permesso di porre l’accento più specifico anche sulla situazione dei commercialisti siciliani. “È stato fondamentale – ha affermato Francesco Torre, coordinatore dei delegati CNPR in Sicilia - confrontarsi su alcuni capisaldi di carattere previdenziale, che riguardano principalmente il welfare. La riforma della Cassa mira a garantire a tutti gli iscritti la copertura delle pensioni. Chiediamo sacrifici ma diamo la possibilità di avere un futuro importante. Va in questo senso anche la dismissione del patrimonio immobiliare”.
Professione e formazione in Sicilia – Ma l’appuntamento con la previdenza non è stata l’unica occasione di incontro per i dottori commercialisti e esperti contabili siciliani. La scorsa settimana, infatti, oltre al convegno della Cassa sull’isola s’è svolto un importante evento che ha posto ancora una volta in prima linea la categoria. Abbiamo avuto modo di assistere alla stipula del protocollo d’intesa tra gli Ordini siciliani e la Guardia di Finanza per la gestione dei fondi FSE. “Mettiamo la nostra professionalità al servizio di un’economia sana, della trasparenza legale e della crescita del territorio. Unendo le nostre competenze al lavoro dell’Amministrazione regionale e della Guardia di Finanza potremo gestire meglio i fondi sociali europei, prevenendo irregolarità e frodi mediante un’attività di formazione, monitoraggio e controllo – ha commentato Sebastiano Truglio, presidente Odcec Catania - L’Ordine etneo assume così l’impegno a nome dei suoi iscritti per il rispetto delle leggi e delle regole, anche a tutela delle imprese sane destinatarie di tali fondi, che operano nella legalità. Tenuto anche conto che i commercialisti hanno costanti rapporti di consulenza, anche strategica, con le aziende, e mettono dunque a disposizione del pubblico e del privato la propria professionalità e la conoscenza tecnica del mondo imprenditoriale e delle sue esigenze”.
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