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Raccogliendo l’esigenza di un più ampio confronto sul tema del Decreto Legislativo 139/2005, nella giornata di ieri, 19 settembre, si è tenuto un incontro-dibattito organizzato dalla libera associazione “Il Caffè delle Idee”, aperto agli iscritti e a tutte le rappresentanze istituzionali della Professione.
“Il “nuovo 139”, per essere rappresentativo e attrattivo, dovrà essere formato da regole condivise, dalla definizione dell’identità della Professione, da criteri funzionali di rappresentatività democratica elettiva scevre da conflitti d’interesse, nonché, infine, dal richiamo ai principi deontologici”.
Durante l’evento sono state accolte le opinioni esposte dagli intervenuti ed è stata presentata anche la posizione emersa in seno all’Associazione, instaurando, dunque, un dialogo costruttivo.
In particolare, l’obiettivo del cambiamento delle norme istitutive dovrebbe essere quello di avere nuove regole rappresentative per gli iscritti attuali e attrattive per quelli futuri. Facendo sentire ai Professionisti l’orgoglio di appartenenza, facendoli riconoscere nella vera identità della Professione e innescando nei più giovani il desiderio di farvi parte.
Saper distinguere gli effetti della “rapidità delle scelte” da quelli della “fretta di scegliere”, è caratteristica necessaria di cui una buona leadership deve tenere conto. Se la prima è infatti l’effetto combinato di padronanza e competenza, la seconda rischia di essere solo un’accelerazione inconsapevole, pericolosamente fine a sé stessa.
Il “darsi” dei doveri da osservare – come viene specificato – costituisce tratto distintivo di una comunità (in questo caso professionale) e determina maggiore credibilità nel tempo. Inoltre, presuppone che l’insieme di regole siano condivise nella loro formulazione, rispettate dai membri di quella comunità, nonché non lesive di altre norme e/o di diritti tutelati ex lege.
Tra le notazioni nel merito delle proposte – come si legge nel comunicato stampa – tra le altre, viene indicato che sarebbe auspicabile integrare le proposte con una relazione di accompagnamento, in cui fissare le “basis for conclusions” che supportano le proposte stesse, al fine di aiutare il lettore nell’interpretazione del testo e nella comprensione delle ragioni della sua formulazione così come sarebbe auspicabile un maggior coordinamento con il Codice Deontologico emanato di recente, evitando alcune incongruenze che attualmente sembrano emergere dal confronto dei due testi. Tra le altre, si ritiene necessaria una definizione esplicita dell’identità della Professione.
Quanto al merito delle proposte in ordine al sistema di rappresentanza: