24 febbraio 2012

Invii telematici: stop per un giorno

Brillante idea di due colleghi che propongono la sospensione per un giorno dell’invio telematico.

Autore: Redazione Fiscal Focus
Le iniziative - La maretta che negli ultimi tempi ha investito il fronte delle professioni e, più nello specifico, la categoria dei commercialisti e degli esperti contabili si sta traducendo in proposte dense d’impegno e di richieste di rinnovamento. Non ultima a dare risposte agli appelli posti dalla base è l’iniziativa avanzata da Maria Gabriella Cogliani e Giampiero Guarnerio che si concretizza nella sospensione degli invii telematici per l’intero arco di una giornata. A ben vedere, un progetto di siffatta natura s’inserisce in quel cammino di presa di coscienza e ripristino della dignità categoriale che sta caratterizzando l’Ordine e che ha trovato espressione in altre manifestazioni, come il recente invito a una sorta di stati generali indetto proprio da questo quotidiano e dal direttore, dott. Antonio Gigliotti, e previsto per il 9 marzo sotto il nome di Giornata dell’Indignato Fiscale. Entrando nel merito si evince che non si tratta affatto di eroismi infondati o sproloqui solitari, bensì di espressioni di quell’esigenza della categoria di rintracciare nuovamente il proprio epicentro, nonché le priorità e gli interessi che le sono consoni. Proprio in virtù di questo genere di obiettivi e prendendo atto della totale assenza delle istituzioni, i diversi gruppi e le associazioni interne alla categoria hanno afferrato prontamente le redini al fine di trainare i dottori commercialisti e gli esperti contabili italiani verso un ritrovato equilibrio, una specie di terra promessa per questa schiera di professionisti che rappresenta il sale del mondo fiscale del nostro Paese.

Il proposito e le motivazioni - Nello specifico, l’iniziativa nasce dal desiderio di farsi sentire, soprattutto di far sentire il proprio malcontento derivato da tutti questi mesi di manovre che non hanno fatto altro che minare l’indipendenza e la solidità delle professioni e dei commercialisti in maniera particolare. La proposta avanzata da Cogliani e Guarnerio non intende puntare il dito su colpe specifiche, ma far emergere dal vuoto una forza propositiva, una voce che affermi e confermi che i commercialisti e gli esperti contabili italiani non accetteranno inermi la decisione di defraudarli di compiti e specificità che finora sono sempre state prerogativa della categoria. Pertanto, l’idea messa in campo è quella di dare uno stop agli invii telematici, venendo meno all’adempimento per un intero giorno.

Possibili inconvenienti – Pur ritenendo l’iniziativa particolarmente importante e necessaria, i due ideatori hanno comunque posto dei focus in merito alle possibili “controindicazioni”, al fine di prospettare agli eventuali partecipanti una rosa completa di quelle problematiche alle quali andrebbero incontro aderendo allo “sciopero” della trasmissione telematica. Innanzitutto, le ragioni a sfavore potrebbero essere due. Secondo Maria Gabriella Cogliani e Giampiero Guarnerio, infatti, qualora l’iniziativa dovesse andare in porto, ci sarebbe l’ostacolo delle probabili sanzioni successive alla mancata trasmissione; contestualmente, il secondo motivo di titubanza sarebbe legato all’effettiva adesione, poiché potrebbe palesarsi il caso in cui i partecipanti alla protesta potrebbero fare marcia indietro nel momento dell’azione. Nel primo caso, appellandosi al diritto di sciopero tutelato dalla Costituzione, non si potrà applicare alcuna sanzione. Inoltre, il contribuente la cui comunicazione telematica verrà sospesa potrà comunque appellarsi a motivi di “causa di forza maggiore” che imporrebbero al Ministero competente, ossia il Mise, di rimetterlo in termini, tutto ciò ai sensi dell’articolo 9 della l. n. 212/2000. I due ideatori della protesta portano a sostegno della propria tesi due illustri esempi: “il D.M. del 29/9/2004 ha rimesso in termini i contribuenti per i versamenti in scadenza il giorno dello sciopero delle banche (30/9/2004) – si afferma nella nota diffusa da Cogliani e Guarnerio - E penso nessuno possa dubitare del fatto che la nostra funzione di invio telematico dei mod. F24 sia assimilata a quella delle banche. A maggior ragione nel caso dell'invio delle dichiarazioni dei redditi da noi predisposte, per le quali l'obbligo di invio telematico ci colpisce in proprio (cfr. art. 3 comma 3-bis DPR 322/1998) ed il cliente non ha alternativa. Il D.M. 5/7/2001 rimise in termini i contribuenti residenti o con sede in Genova per gli adempimenti in scadenza nel periodo dal 16 al 22 luglio in vista del G8”. Per quanto concerne invece la mancata partecipazione di tutti coloro che hanno confermato l’adesione, Cogliani e Guarnerio fanno leva sul sentimento di appartenenza alla categoria non come individualismo, bensì come frutto di un lavoro fatto di sostegno e condivisione dei diritti e anche dei doveri.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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