18 aprile 2019

Tariffe Inail: seminario del CNDCEC

Autore: Redazione Fiscal Focus
Si è svolto ieri il seminario “Le nuove tariffe Inail. Adempimenti e opportunità per i datori di lavoro e gli artigiani”, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili in collaborazione con l’Inail.

Nel corso della diretta streaming si è posta l’attenzione sulle mutate condizioni del settore produttivo che hanno reso, oltre che opportuno, necessario un adeguamento del sistema tariffario, ormai obsoleto in relazione all’attuale organizzazione produttiva delle imprese italiane.

Si è portato l’esempio della produzione di nanomateriali (un settore produttivo sviluppatosi solamente negli ultimi anni e per il quale è prevista una crescita anche nel prossimo futuro), dell'esplicitazione all'interno del nomenclatore dell'intero ciclo dei rifiuti e la previsione delle attività di consegna merci svolte in ambito urbano con l'ausilio di veicoli a due ruote o assimilabili dai cosiddetti rider, sconosciuti al DM 2000.

Nel suo intervento, Agatino Cariola, Direttore centrale rapporto assicurativo Inail, ha inteso rimarcare l’importanza del sistema tariffario quale strumento necessario a definire i rapporti di sinergia tra l’Istituto e l’intero mondo produttivo al fine di un’applicazione uniforme delle stesse.

Ha, inoltre, sottolineato che seppur inferiori alle contribuzioni Inps quelle Inail sono comunque importanti e, con specifico riferimento alla riduzione dei tassi medi, ha tenuto a precisare che la diminuzione di circa un terzo - di cui tanto si è appreso nei vari canali di informazione – non riguarderà tutte le imprese.

Infatti, talune imprese ne beneficeranno in misura inferiore o non beneficeranno affatto della riduzione, talaltre potranno addirittura fruirne in misura maggiore.

Sui tassi medi rimasti invariati ha precisato che sarebbero dovuti andare in aumento, in tal modo si è consentito di equilibrare la mancata riduzione.

Ma quali saranno le imprese a godere del maggior sconto di tariffa?

Ebbene, sul punto ha ricordato che ogni tasso deve corrispondere all’onere che l’Inail sostiene per garantire la tutela agli infortunati in funzione della relativa lavorazione con riferimento ad ogni singola impresa. Pertanto, a godere di maggior sconto saranno le imprese che ridurranno gli andamenti infortunistici in maniera sensibile.

Non ha, peraltro, escluso la possibilità di iniziali criticità conseguenti alla rivoluzione del sistema informativo. A riguardo ha ritenuto opportuno precisare che, laddove si presentassero incongruenze o errori in vista della prossima scadenza del 16 maggio, gli utenti sono invitati a farle presenti presso le competenti sedi territoriali, sottolineando che eventuali errori non comporteranno alcun aggravio per le imprese.

Nuovo Nomenclatore
Riguardo al nuovo Nomenclatore, è stata ricordata la notevole riduzione del numero complessivo delle voci di tariffa che da 739 sono scese a 590. La consistente riduzione è frutto di una revisione basata su due cardini fondamentali, semplificazione e aggiornamento, che hanno consentito l’aggregazione e lo scorporo di alcune voci.

I cambiamenti non hanno, tuttavia, modificato le gestioni di riferimento che sono rimaste 4.

Le principali novità hanno riguardato la Gestione Terziario, ricordando - fra le tante - l’eliminazione della distinzione fra esercizi di commercio all’ingrosso ed esercizi di commercio al dettaglio. Allo scopo è stata introdotta una differenziazione basata sull’uso o meno di attrezzature motorizzate di movimentazione merci.

Meccanismo di oscillazione
Per quanto attiene il meccanismo di oscillazione è stato ribadito che non sarà più attribuita sulla base degli oneri sostenuti dall’INAIL, bensì sulle conseguenze degli eventi lesivi e che il nuovo meccanismo si baserà sul raffronto fra due indici: indice di sinistrosità aziendale (ISA) e indice di sinistrosità media (ISM).

Il ruolo del professionista
In tutto ciò un ruolo essenziale riveste la figura del consulente d’impresa (commercialista o consulente del lavoro) che dovrà stare al passo con le mutate competenze richieste dal cambiamento dei vari settori produttivi. Il professionista dovrà valorizzare il concetto di “Bilancio sociale”, inteso quale valore essenziale nell’ambito della sicurezza e della salute dei lavoratori.
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