ETS, libri sociali obbligatori: quando lo statuto rischia di bloccare l’iscrizione al RUNTS
La riforma del Terzo settore introduce l’obbligo di tenuta dei libri sociali, già previsti per le società di capitali. Un adempimento non solo formale: serve a garantire il principio di democraticità e a distinguere correttamente gli associati dagli esterni, evitando irregolarità statutarie e contestazioni fiscali
Autore: Nicola Forte
La riforma del Terzo settore prevede per la prima volta l’obbligo di istituzione dei libri sociali come già indicato per le società di capitali dal codice civile. La nuova previsione è contenuta nell’art. 15 del D.Lgs n. 117/2017. In realtà, non si tratta di una novità assoluta in quanto al fine di…
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