Dalle fatture allo spesometro: così la prova fiscale regge anche in sede penale
Per la Cassazione, l'insieme degli elementi emersi dall'attività degli organi tributari può formare un quadro probatorio sufficiente per affermare la responsabilità penale e la sussistenza della confisca del profitto del reato, salvo che la difesa non produca prove contrarie concrete e specifiche
Autore: Paola Mauro
In tema di reati tributari, i risultati degli accertamenti amministrativi (quali lo spesometro, fatture rinvenute e i riscontri forniti dai clienti) costituiscono prova idonea anche in sede penale per desumere l'esistenza di imponibile occultato e, se emerge la distruzione o l'occultamento di…
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