5 dicembre 2023

Alluvione e siccità

Via libera agli indennizzi da 181,6 milioni di euro da spendere subito

Autore: Cinzia De Stefanis
Una dote di oltre 181, 6 milioni di euro da destinare alle imprese colpite da alluvione e siccità. Incentivi da spendere subito, in quanto vanno rendicontati a Bruxelles entro e non oltre il 31 gennaio 2024, pena - in caso contrario - il disimpegno automatico.

È con il Decreto Ministeriale del 25 ottobre 2023 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30/11/2023, n. 280) che il Ministero delle politiche agricole ha ripartito i 181,6 milioni di euro agli agricoltori colpiti dall'alluvione del maggio 2023 nelle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche e dalla siccità del 2022 e dei primi mesi del 2023.

Risorse messe a disposizione dalle Commissione Ue - I fondi disponibili sono stati messi a disposizione dalla Commissione Europea, attraverso il Regolamento (Ue) 2023/1465 relativo all'attivazione della riserva di crisi sul conto del fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga), nella misura di 60,5 milioni di euro e dallo Stato che ha assicurato un cofinanziamento di 121,1 milioni di euro, in quanto la riserva di crisi consente allo Stato membro di aggiungere una somma pari al 200% dell'importo erogato dalle casse unionali. C'è un vincolo: il Feaga è un fondo gestito per sola cassa. In concreto vuol dire che la spesa dovrà essere rendicontata a Bruxelles entro e non oltre il 31 gennaio 2024, pena - in caso contrario - il disimpegno automatico.

Regioni e assegnazioni risorse - Il Decreto Ministeriale, in particolare, assegna:
  • 100 milioni di euro in favore delle aziende agricole delle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche colpite dall'alluvione del maggio 2023;
  • gli altri 81,6 milioni di euro alle imprese agricole pesantemente danneggiate dalla siccità del 2022, che in molte regioni si è allungata sui primi mesi del 2023.
Ruolo di Agea -Per l'alluvione è stato necessario effettuare una puntuale rilevazione dei danni, particolarmente complessa soprattutto nelle aree collinari e montane interessate da migliaia di frane. Un monitoraggio reso possibile grazie al lavoro di Agea che è intervenuta ricostruendo puntualmente lo stato di fatto antecedente all'evento calamitoso mediante ortofoto e con il confronto dei rilievi post evento.

La quantificazione del contributo medio per ettaro è stata così graduata (articolo 3 del decreto in commento):
  • 130 euro per i pascoli;
  • 380 euro per i seminativi;
  • 1.500 euro per le colture arbore.
Siccità, rilievi già effettuati dalle Regioni.

Quantificazione danni sulla siccità - Più semplice il compito della quantificazione dell'indennizzo dei danni da siccità: i contributi sono stati calcolati sulla base delle istruttorie regionali. I sostegni sulla siccità saranno invece riconosciuti rispetto ai parametri di danni accertati dalle regioni coinvolte e ad integrazione dell'aiuto già concesso dalle regioni stesse, che sono: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio.

Le imprese che hanno avuto danni sia per la siccità sia per l'alluvione saranno indennizzate per una delle due tipologie di danno, quella di maggiore entità. Sarà Agea, l'organismo pagatore nazionale a procedere con l'istruttoria dei provvedimenti per poi avviare gli indennizzi. Per la verifica del procedimento si insedierà un comitato di monitoraggio.
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