9 maggio 2025

Come sta andando l'economia italiana: meglio di Germania e Francia, peggio della Spagna

Secondo l’ultima nota sull’andamento congiunturale diffusa dall'Istat, il PIL italiano è salito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, superando Germania e Francia ma rimanendo sotto la performance della Spagna.

Autore: Miriam Carraretto
Nel primo trimestre del 2025 l’economia italiana mostra una crescita moderata ma significativa, in un contesto internazionale ancora incerto. Secondo l’ultima nota sull’andamento congiunturale diffusa dall'Istat, il PIL italiano è salito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, superando Germania e Francia, ma rimanendo sotto la performance della Spagna.

Lo scenario globale resta fragile, con la nuova amministrazione USA targata Trump che, causa dazi, alimenta incertezza e caos, rischiando di incrinare anche accordi commerciali storici. Negli Stati Uniti il PIL ha registrato una lieve contrazione, mentre l’economia cinese e quella dell’Eurozona mostrano una buona tenuta. Vediamo il dettaglio.

I dati su occupazione, disoccupazione e inflazione nei primi tre mesi del 2025

Ad aprile si è registrato un calo della fiducia sia tra le imprese - è la terza flessione consecutiva - sia tra i consumatori, preoccupati soprattutto per la situazione economica del nostro Paese.

Sul fronte del lavoro, tuttavia, il primo trimestre ha visto nel Belpaese un aumento dell’occupazione dello 0,9%, che ha interessato sia uomini che donne, dipendenti e autonomi, giovani tra i 15 e i 24 anni e over 50.

L’inflazione armonizzata (IPCA) si è mantenuta stabile ad aprile: il dato è pari allo 2,1%, poco sotto la media dell’area euro (2,2%).

Produzione industriale in Italia: i dati di gennaio, febbraio e marzo 2025

Per quanto riguarda la produzione industriale, a marzo ha segnato un lieve aumento congiunturale dello 0,1%, portando la crescita nel primo trimestre allo 0,4%. Si tratta - va detto - del primo segnale positivo dopo una lunga fase stagnante, iniziata nel 2022.

Il recupero, però, è trainato solo da alcuni comparti: beni strumentali (+2,2%) e beni intermedi (+1,1%), mentre calano i beni di consumo (-1,3%) ed energia (-1,9%).

Su base annua, la situazione è invece assai più critica: l’indice corretto per gli effetti di calendario cala dell’1,8% rispetto a marzo 2024. Solo il comparto energetico cresce (+4,5%), mentre scendono beni di consumo (-2,9%), strumentali (-2,7%) e intermedi (-1,7%).

I settori più colpiti sono:
  • coke e raffinazione petrolifera (-17,2%);
  • industria tessile, moda e accessori (-12%);
  • mezzi di trasporto (-8,3%).

Crescono invece la fornitura di energia elettrica e gas (+12,2%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+5,1%).
 © FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy