Sono validi ed efficaci gli atti riferibili ai funzionari delle Agenzia delle Entrate ai quali è stato conferito l’incarico dirigenziale senza concorso pubblico. È quanto emerge dalla sentenza n. 22810/2015 della Sezione Tributaria della Cassazione che ha affrontato la questione degli effetti della pronuncia della Corte Costituzionale n. 37 del 2015 la quale ha sancito l’illegittimità della norma che ha consentito i ripetuti conferimenti di incarichi dirigenziali ai funzionari delle Agenzia fiscali senza l’indizione di concorsi pubblici. Con la sentenza n. 22803/2015 (in allegato) la Suprema Corte ha invece sancito la nullità degli atti firmati sulla base di una delega “in bianco” - cioè priva del nominativo del soggetto delegato - perché il contribuente deve essere messo nella condizione di verificare agevolmente se il delegatario aveva il potere di sottoscrivere l’atto impositivo: non è ragionevole onerare il contribuente dell’indagine amministrativa volta alla verifica della legittimità dell'atto.
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