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Fisco bocciato perché non sa fare bene le indagini finanziarie, comunemente chiamati “controlli bancari”. Capita spesso che alcuni uffici, senza fornire alcuna prova, considerino riferibili al contribuente soggetto a controllo le movimentazioni finanziarie dei conti intestati a soggetti collegabili allo stesso solo in virtù di vincoli familiari o commerciali. Per questi uffici, è così e basta, ma è sbagliato perché l’onere di provare che le risultanze dei conti dei terzi sono riconducibili al soggetto indagato incombe sull’Amministrazione finanziaria. Per la Cassazione, Ordinanza 30910/19, depositata il 27 novembre 2019, se il Fisco non prova che i conti dei terzi sono “fittizi”, gli accertamenti dell’ufficio devono essere annullati. Ecco i fatti.
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