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Il sequestro della documentazione comprovante l’illecito penale tributario, ai sensi dell’articolo 253 del Codice di procedura penale, è al centro di una recente pronunzia della Corte di Cassazione. Si tratta della sentenza n. 16622/17 della Terza Sezione Penale, dalla quale emerge che, quando s’indaga per un reato che richiede la ricostruzione del volume d’affari, è legittimo il sequestro dell’intera contabilità dell’impresa. Perciò, se la contabilità è contenuta in un personal computer, questo può essere sequestrato, senza che la polizia giudiziaria debba limitarsi alla duplicazione di alcuni file sul posto.
Con l’occasione si darà conto di altre pronunce di legittimità in tema di sequestro probatorio d’iniziativa della Polizia giudiziaria o su disposizione del Pubblico ministero.
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