Scopo del presente intervento è quello di richiamare l’attenzione sulla recente sentenza della Corte di Cassazione n. 12624 del 20 luglio scorso in cui i giudici di legittimità hanno fornito una soluzione originale alla “vexataquestio” della possibilità per il Fisco - in pendenza di accertamenti fiscali - di estendere, più o meno automaticamente, le indagini finanziarie anche nei confronti dei soggetti “vicini” al contribuente. La soluzione proposta dagli ermellini costituisce un interessante bilanciamento tra i contrapposti interessi che hanno portato, nel tempo, la Cassazione ad assumere orientamenti oscillanti sul tema. All’esame del quadro potestativo che autorizza il ricorso allo strumento e all’analisi delle argomentazioni prodotte a supporto delle contrapposte tesi, farò seguire l’esame della principale prassi,
per poi proporre, in conclusione alcune personali considerazioni.
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Indagini finanziarie a soggetti terzi (187 kB)
Indagini finanziarie a soggetti terzi - Fiscal Approfondimento N. 40-2012
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