Prospettive future di riforma del processo tributario

L’attività di controllo della giurisdizione contabile è già presente nel procedimento amministrativo fiscale in molte fasi e su molti versanti dell’attività degli uffici finanziari, specie in fase di riscossione, laddove si maneggia denaro dello Stato e della P.A. in generale, seppur interviene da una diversa angolazione. Si tratta di una attività tesa a garantire la collettività, preservandola dal danno erariale che può causare chiunque utilizza o maneggia risorse pubbliche. Essa, molto spesso si interseca con altre giurisdizioni, seppur in via
incidentale. La proposta di attrazione della giurisdizione tributaria, seppur rechi in sé varie criticità di ordine costituzionale, che appaiono insormontabili, ha tuttavia la sua ratio, legata all'attuale momento storico di “decadentismo morale” che sta attraversando la giustizia tributaria, oltre alle contraddizioni ataviche relative all’indipendenza dell’attuale giudice tributario che dipende dal MEF, parte processuale. Altre criticità non mancano: dalle forme di reclutamento del giudice tributario, impegnato “part-time” e non professionalmente, sino all’enorme carico dei ruoli delle Commissioni, mal comune a tutte le giurisdizioni Italiane.