La “Riforma del condominio” (Legge n. 220 dell’11/12/2012) che è entrata in vigore dal 18 giugno 2013 prevede 32 articoli e affronta tra le tematiche più indicative quelle di carattere finanziario relative al conto corrente condominiale per l’amministrazione delle spese comuni. Dal 18 giugno 2013, infatti, ogni somma che afferisce all’amministrazione del Condominio deve transitare dal conto corrente che dev’essere necessariamente intestato al Condominio stesso e non più al suo amministratore. La norma vuole garantire la tracciabilità dei movimenti condominiali e consentire, una attività di controllo sull’operato dell’amministratore da parte del singolo condomino e/o dell’assemblea, consentendo gli opportuni riscontri grazie all’accesso all’estratto conto. La novella legislativa che ha l’evidente finalità di prevenire situazioni di scorrettezza nella gestione del contante sembra consentire il pagamento delle rate condominiali in contanti, purché inferiori ai 1.000 euro e purché il versamento sia supportato da documenti giustificativi chiari. Questa è l’interpretazione del Mef, chiamato ad interpretare la norma dal viceministro Luigi Cassero.
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Condominio. Rate in contanti sotto i 1000 euro (152 kB)
Condominio. Rate in contanti sotto i 1000 euro - Fiscal News N. 287-2014
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