Oggetto del presente intervento è il delicato rapporto tra la disciplina relativa alla indeducibilità dei costi black list e le Convenzioni contro le doppie imposizioni.
In particolare, il disposto dell’articolo 110, co. 10, del Tuir, in tema di deducibilità dei costi black list, potrebbe scontrarsi con alcune norme Convenzionali, dando luogo, a vantaggio del contribuente, ad un esonero dall’obbligo di separata indicazione dei costi paradisiaci in dichiarazione dei redditi, e, di conseguenza, il venir meno del presupposto che legittima l’applicazione delle sanzioni. Nel presente intervento, dopo aver delineato le caratteristiche principali dell’articolo 110, co. 10, del Tuir, tenendo conto del recente intervento dell’Amministrazione Finanziaria con la C.M. 35/E/2012, analizzeremo le clausole convenzionali in possibile conflitto con la norma interna, procedendo, in seguito, ad analizzare l’esistenza della suddetta clausola all’interno delle Convenzioni contro le doppie imposizioni stipulate dall’Italia con Paesi black list, ove esistenti. Infine, analizzeremo le posizioni giurisprudenziali sul tema, cercando di delineare il corretto comportamento da adottare nel caso in cui ci si trovi ad affrontare una simile situazione.
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Costi Black List. Deduzioni e convenzioni (171 kB)
Costi Black List. Deduzioni e convenzioni - Fiscal News N. 458-2012
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