Il Consiglio dei Ministri ha approvato (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 febbraio) in via definitiva il decreto che recepisce la Direttiva Ce 8/2008 e che ha esteso il meccanismo dell’inversione contabile. Nel testo finale del provvedimento non è più prevista la possibilità di assolvere l’Iva in Italia tramite l’integrazione della fattura emessa dal prestatore del servizio comunitario. Pertanto il soggetto passivo stabilito in Italia dovrà assolvere l’Iva esclusivamente mediante l’emissione di un’autofattura con un conseguente “appesantimento” degli obblighi posti a carico dei contribuenti.
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Reverse charge e servizio comunitario - Fiscal News N. 98
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