Nel disegno di Decreto Legge, rubricato “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, c.d. futuro Decreto Crescita bis o Restart Italia, che contempla le nuove “start-up innovative”, è previsto che tali nuove società (o quelle già costituite che rispettano i requisiti) usufruiscano di apposite disposizioni contrattuali per poter instaurare rapporti di lavoro subordinato, connotate da maggiore flessibilità operativa, soprattutto nella fase di avvio dell’attività di impresa. Nello specifico, sarà possibile stipulare contratti di lavoro a tempo determinato con una durata variabile tra un minimo di 6 mesi e un massimo di 36 mesi, con possibilità di rinnovi senza soluzione di continuità, prorogabili ulteriormente una sola volta fino al termine di applicazione della normativa specifica per le start-up (ossia, 48 mesi). Una volta
decorsi i termini previsti, il rapporto di lavoro diventa a tempo indeterminato ed è escluso espressamente che la collaborazione possa continuare in altre fattispecie di lavoro subordinato o in modo “fittiziamente” autonomo.
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Start-up e lavoro (83 kB)
Start-up e lavoro - Fiscal News N. 353-2012
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