Domanda - Nel caso di un professionista in regime forfettario che ha le utenze domestiche intestate a proprio nome ma le relative fatture riportano solo il codice fiscale e non la partita IVA, come devono essere considerate tali spese ai fini della compilazione del quadro RS del modello Redditi?
Risposta – Preliminarmente, si ricorda che per i professionisti in regime forfettario, la compilazione del
rigo RS381 del quadro RS del modello Redditi, riguarda l’ammontare delle spese nel periodo d’imposta per:
- servizi telefonici;
- consumi di energia elettrica;
- carburanti, lubrificanti e simili per autoveicoli.
Il dato va esclusivamente desunto dalle fatture ricevute nell’anno, con IVA inclusa, e per i costi promiscui come utenze domestiche anche parzialmente riferibili all’attività professionale, si computa il 50% dell’importo risultante dalla fattura.
Nel caso in cui le utenze, usate in modo promiscuo per l’attività, non sono intestate alla partita IVA ma soltanto al codice fiscale del professionista, si chiarisce che vanno considerate solo le spese
documentate da fattura ricevuta, anche se intestata solo al codice fiscale e non alla partita IVA, purché la fattura sia intestata al soggetto che esercita l’attività.
Quindi, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, con diversi documenti di prassi, devono essere considerati solo i costi documentati da fatture ricevute nel 2024, con IVA inclusa. Gli eventuali promiscui, individuati con le stesse modalità, devono essere considerati al 50%.
Nel caso in esame, le spese relative a servizi telefonici, consumi di energia elettrica e carburante per autoveicoli, intestate al codice fiscale del professionista, documentate da fatture ricevute nel 2024, devono essere considerate al 50%, con IVA inclusa.
Facciamo un esempio. Un consulente in regime forfettario utilizza l’energia elettrica della propria abitazione, utenza intestata a lui solo con codice fiscale. Nel 2024 riceve fatture per energia elettrica pari a 800 euro, IVA compresa. Si evidenzia che la sua casa è usata promiscuamente, sia per l’attività sia come abitazione principale.
In questo caso, poiché la fattura è intestata al consulente, anche solo con codice fiscale, la spesa è rilevante ai fini della compilazione del rigo RS381.
Trattandosi di costo promiscuo, si considera il 50%: 800 euro x 50% = 400 euro.
Quindi, nel rigo RS381 il contribuente indicherà 400 euro (quote spese energia elettrica 2024).
Inoltre, si precisa che nel caso di zero consumi è necessario barrare la casella “
assenza di dati da indicare nei righi precedenti” nel rigo RS382, altrimenti non si chiude il quadro RS e nemmeno la dichiarazione.