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L’INPS, con il Messaggio n. 1856 del 3 maggio 2017, ha fornito le linee guida in ordine all'applicazione dei nuovi criteri in materia di CIGO, introdotti dalla nuova disciplina sugli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (D.Lgs. n. 148/2015) e dal successivo DM n. 95442 del 15.04.2016. La nota spazia su diversi campi ed interviene su alcune criticità emerse in sede di interpretazione della nuova normativa, che hanno già provocato un numero elevato di contenziosi amministrativi. Basti citare l'annosa vicenda della gestione dei bollettini meteo, emblematico esempio di semplificazione che complica; un nuovo adempimento irrazionale e costoso per le aziende e per l'intero sistema. La prima delle molteplici segnalazioni formali è stata effettuata a settembre 2016, a cui ne hanno fatto seguito altre, mirate a dare applicazione C che fa espresso divieto alle Amministrazioni Pubbliche di richiedere al cittadino dati ed elementi già in possesso di organi pubblici.
Ma l'intervento dell'INPS non riguarda solo i bollettini meteo: il citato Messaggio introduce interessanti "aperture" che dovrebbero facilitare il dialogo tra le sedi dell’Istituto e l'utenza, dato che la competenza per decidere delle istanze è transitata all’INPS in seguito all’abolizione delle Commissioni provinciali (che lo stesso Comitato d'Indirizzo e Vigilanza dell'Istituto, in una delibera di marzo scorso, invita a ripristinare).
(prezzi IVA esclusa)