L’INPS, con il Messaggio n. 2946 del 29 aprile 2015, ha confermato la stabilizzazione – per il periodo d’imposta 2015 – del famoso “bonus 80 euro”, originariamente introdotto dal D.L. n. 66/2014 (c.d. Decreto Renzi) e successivamente ripreso dalla Manovra Finanziaria 2015 (art. 1, co. 12 della L. n. 190/2014). In particolare, è stato chiarito che le nuove tutele economiche NASpI (che è rivolta ai lavoratori dipendenti) e DIS-COLL (rivolta ai collaboratori) entrano a far parte del calcolo per determinare la spettanza del bonus Irpef.
Inoltre, l’Istituto previdenziale fa sapere che le rate del “bonus 80 euro” del 2015 erogate tramite la procedura accentrata dei pagamenti e riaccreditate sulla base del flusso telematico di rendicontazione, possono essere rimesse in pagamento.
Differente è invece la situazione per le rate del bonus relative all’anno 2014 e riaccreditate nel 2015, in quanto non potranno essere rimesse in pagamento. Tuttavia, il contribuente ha comunque la facoltà di recuperare le eventuali somme spettanti e non percepite in sede di dichiarazione reddituale
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Bonus 80 euro. NASpI e DIS-COLL nel calcolo (164 kB)
Bonus 80 euro. NASpI e DIS-COLL nel calcolo - Lavoro & Previdenza N. 83-2015
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