Premessa – Occhio al bonus Renzi. Se quest’ultimo è stato erogato automaticamente dall’INPS senza che il lavoratore ne avesse realmente diritto, il percipiente dovrà tempestivamente comunicarlo all’Istituto previdenziale stesso che si attiverà nella procedura di recupero del credito. A tal fine, è possibile utilizzare il modello “SPR150” messo a disposizione dall’INPS sul proprio sito (
www.inps.it), che non serve soltanto per chiedere il non riconoscimento del bonus ma anche per l’attribuzione del credito d’imposta a condizioni diverse da quelle applicate dall’ente di previdenza.
Bonus Renzi e prestazioni INPS – Il bonus Renzi, pari a 80 euro mensili da maggio a dicembre 2014, spetta a tutti i lavoratori dipendenti che non oltrepassano la soglia dei 26mila euro nell’anno 2014, con un meccanismo di “décalage” da 24mila a 26mila euro. Tuttavia, oltre ai lavoratori dipendenti l’agevolazione è stata riconosciuta anche a coloro che percepiscono alcune prestazioni a sostegno del reddito. Prestazioni, queste, che vengono erogate dall’INPS al verificarsi di eventi, temporanei e imprevedibili nella durata, che possono insorgere durante il rapporto di lavoro o alla cessazione. In particolare, le prestazioni che danno diritto al bonus sono: l’ASpI, mini-ASpI, indennità di mobilità ordinaria, disoccupazione speciale per l’edilizia, sussidi per lavoratori socialmente utili, sussidi straordinari o speciali, sussidi erogati in attivazione di programmi di Welfare to Work, crediti da lavoro (c.d. ultime tre mensilità) pagati a carico del Fondo di garanzia, indennità di maternità per congedo obbligatorio, congedo obbligatorio del padre. Al contrario, le prestazioni per cui non si ha diritto al bonus 80 euro sono: Tfr fondo di garanzia; Tfr esattoriali, una tantum co.co.pro., anticipazione ASpI, mini-ASpI, mobilità, compenso/sussidio LSU, indennità maternità lavoratrici autonome, indennità maternità e malattia iscritti alla gestione separata (professionisti e partite Iva), trattamenti di famiglia, assegno maternità e assegno nucleo familiare dei Comuni, assegno maternità Stato.
Restituzione del bonus – Ciò detto, visto che l’INPS riconosce in maniera automatica il bonus in presenza dei suddetti emolumenti, spesso accade che alcuni soggetti – in quanto titolari per esempio anche di altri redditi – non abbiano diritto al credito d’imposta. In questi casi, è necessario che il lavoratore comunichi all’INPS il non riconoscimento del bonus mediante il modello “SPR150”, il quale recupererà il credito eventualmente erogato dagli emolumenti successivi e, comunque, entro i termini del conguaglio fiscale di fine anno. Un altro caso che determina la non spettanza del bonus si ha quando il lavoratore, oltre a essere titolare di redditi da prestazione previdenziale, è titolare anche di altri redditi che singolarmente darebbero diritto al credito, ma complessivamente eccedono la soglia massima per la concessione del bonus. Se, invece, il lavoratore è titolare di diversi redditi che complessivamente non superano la soglia del bonus, ha comunque il compito di chiedere a uno dei sostituti di imposta di non riconoscere il credito in modo che lo stesso sia erogato da un solo sostituto. Particolare è il caso in cui un soggetto titolare di prestazione previdenziale nel 2014, abbia precedentemente intrattenuto (nel corso del 2014) un rapporto di lavoro. In tal caso, è necessario presentare all’INPS il modello Cud al fine di consentire l’esatta determinazione della spettanza del credito e del relativo importo.
Invio del modello – Il suddetto modello, reperibile sul sito dell’INPS (www.inps.it), può essere presentato in tre diversi modi: a mano, tramite Pec, via e-mail o fax. Per l’inoltro telematico (e-mail e Pec) gli utenti potranno servirsi della propria casella elettronica inserendo come oggetto “Riduzione del cuneo fiscale art. 1 decreto legge n. 66/2014”. La domanda dovrà essere inviata all’indirizzo Pec della struttura territoriale di riferimento e dovrà essere corredata dalla copia del documento d’identità, che è necessaria anche se la comunicazione è inviata tramite fax, al numero della struttura territoriale.