18 dicembre 2014

Bonus bebè 2014-2015. Via libera alle domande

Dal 16 dicembre è possibile inoltrare all’INPS le domande per accedere al bonus bebè 2014-2015

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – Semaforo verde per l’invio telematico all’INPS delle istanze per accedere al bonus bebè 2014-2015. Infatti, dal 16 dicembre 2014 è disponibile sul sito dell’INPS la procedura telematica che permette la presentazione da parte delle madri lavoratrici della domanda di accesso al contributo economico utilizzabile, in alternativa al congedo parentale, per il servizio di baby-sitting oppure per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. A darne notizia è l’INPS con un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito.

Quadro normativo – Il bonus bebè trae origine dalla Riforma Fornero (L. n. 92/2012) che ha previsto nuovi interventi volti a favorire l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro e il sostegno alla genitorialità, attraverso l’introduzione di misure orientate a migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la condivisione dei compiti di cura dei figli. In particolare, l’art. 4, c. 24, lett. b) della suddetta legge introduce in via sperimentale, per il triennio “2013 – 2015”, la possibilità per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità e in alternativa al congedo parentale: voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting; ovvero un contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati, da utilizzare negli 11 mesi successivi al congedo obbligatorio, per un massimo di sei mesi.

Importo e durata del contributo - L’importo del beneficio, che dura per un periodo massimo di sei mesi (divisibile solo per frazioni mensili intere), ammonta a 600 euro mensili. Per quanto concerne invece il contributo per la fruizione della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, esso verrà erogato attraverso pagamento diretto da parte dell’INPS alla struttura prescelta dalla lavoratrice madre, dietro esibizione, da parte della struttura stessa, della documentazione attestante l’effettiva fruizione del servizio, fino a concorrenza dell’importo di 600 euro mensili per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia. Per frazione mensile deve intendersi un mese continuativo di congedo che potrà essere collocato a piacere, singolarmente o in successione, purché nell’ambito degli undici mesi successivi al termine del periodo di congedo di maternità. Si precisa, inoltre, che le lavoratrici part-time potranno fruire del contributo in misura riproporzionata in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa.

Soggetti interessati – La suddetta agevolazione è riservata esclusivamente alle seguenti categorie di lavoratrici in costanza di rapporto di lavoro: dipendenti del settore pubblico o privato e parasubordinate o libere professioniste iscritte alla gestione separata INPS.

Presentazione istanze - La domanda, in particolare, va presentata telematicamente all’INPS, tramite PIN o attraverso il supporto dei patronati, accedendo al portale internet dell’Istituto al seguente indirizzo (www.inps.it): “Servizi per il cittadino” –> “Autenticazione con PIN” –> “Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito” -> “Invio delle domande per l’assegnazione dei contributi per l’acquisto dei servizi per l’infanzia”. Le interessate, inoltre, per la presentazione della domanda, dovranno, sia richiedere preventivamente il PIN “online” e convertirlo in tempo utile in PIN “dispositivo” sia presentare preventivamente e in tempo utile all’INPS la dichiarazione ISEE (qualora non sia già presente nelle banche dati dell’Inps una dichiarazione ISEE valida). Ai fini della corretta compilazione della domanda, le interessate dovranno essere in possesso delle seguenti informazioni: dati anagrafici del minore per il quale si intende effettuare la domanda (cognome, nome, codice fiscale, sesso, data di nascita, luogo, Provincia e Stato di nascita indirizzo, n° civico, CAP, Comune, Provincia e Stato di residenza); in caso di adozione/affidamento nazionale, dati anagrafici del minore per il quale si intende effettuare la domanda, inclusa la data di adozione e di ingresso in famiglia; in caso di adozione/affidamento internazionale, dati anagrafici del minore per il quale si intende effettuare la domanda, inclusa la data di adozione/affidamento, data di ingresso in Italia, data di ingresso in famiglia e dati relativi alla trascrizione del provvedimento di adozione internazionale (data, Provincia e Comune dei registri di stato civile); data dell’ultimo giorno di congedo di maternità riferito al minore indicato; numero di mesi di congedo parentale eventualmente già fruiti per il minore indicato; dati del datore di lavoro, inclusi indirizzo PEC/email; dati relativi al proprio inquadramento contrattuale (tipo di contratto ed eventuale percentuale di part-time); dati anagrafici del padre (cognome, nome, codice fiscale, data di nascita, luogo provincia e stato di nascita indirizzo, numero civico, CAP, comune, provincia e stato di residenza); tipo di rapporto di lavoro del padre (lavoratore dipendente sia del settore pubblico che del settore privato, lavoratore iscritto alla gestione separata INPS, lavoratore autonomo, lavoratore a domicilio, altra situazione lavorativa) e codice fiscale del datore di lavoro del padre; periodi di congedo parentale eventualmente fruiti dal padre in relazione al minore per cui si chiede il beneficio con dettaglio del datore di lavoro presso il quale ha fruito dei suddetti periodi.
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