9 aprile 2016

Dimissioni online: il MLPS risponde ai quesiti dei CdL

Permane il problema del lavoratore che abbandona il posto di lavoro e non si attiva per compilare e inviare il modulo online

Autore: redazione fiscal focus
All’alba dell’introduzione della nuova procedura telematica per rendere le dimissioni volontarie o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, operativa dal 12 marzo 2016, i CdL hanno inviato al Ministero del Lavoro un documento contenente 20 domande per risolvere alcune incertezze sorte dalla tanto promossa “semplificazione”. Ebbene, le risposte sono finalmente arrivate ma probabilmente non sono quelle che i CdL avrebbero voluto sentire. Infatti, permane il problema del lavoratore che non si attiva a compilare e inviare telematicamente il modulo, innescando così un meccanismo che va a danno sia delle imprese (versamento del ticket NASpI a seguito di licenziamento per giusta causa) che dello Stato (erogazione della NASpI per interruzione involontaria del rapporto di lavoro). La posizione Ministeriale in merito è rilevabile nella domanda numero uno, specificando che le dimissioni vanno rassegnate esclusivamente con il modello introdotto dal DM 15 dicembre 2015; e nei casi diversi il datore di lavoro dovrà rescindere il rapporto di lavoro.

Nelle risposte si sottolinea, altresì, che le FAQ pubblicate sul sito www.lavoro.gov.it contengono le “posizioni ufficiali” dell’amministrazione rispetto ad alcune richieste di chiarimento e che il lavoratore non deve possedere necessariamente la firma digitale se presenta le dimissioni tramite un soggetto abilitato. Un altro quesito riguardava la possibilità di ripetere la procedura telematica, dopo l’invio del modulo delle dimissioni, nel caso in cui le parti abbiano concordato una data diversa d’ interruzione del rapporto. Ma il Ministero ha precisato che la data di effettiva conclusione del rapporto di lavoro viene rilevata dalla comunicazione di cessazione che il datore deve inviare entro 5 giorni.

Ecco tutte le domande e risposte fornite dal Ministero del Lavoro.

1. DOMANDA
Se il lavoratore rassegna le proprie dimissioni e, nonostante i solleciti, non compila la prevista procedura on-line, il datore di lavoro come si deve comportare?
RISPOSTA
Le dimissioni vanno rassegnate esclusivamente con il modello introdotto dal DM 15 dicembre 2015: Nei casi diversi il datore di lavoro dovrà rescindere il rapporto di lavoro.

2. DOMANDA
Quale efficacia hanno le risposte fornite tramite faq e pubblicate sul sito www.lavoro.gov.it?
RISPOSTA
Le FAQ contengono “posizioni ufficiali” dell’amministrazione rispetto ad alcune richieste di chiarimento.

3. DOMANDA
Sono tenuti ad adottare la procedura on line anche il direttore generale e l’amministratore delegato di un’azienda con la quale sussiste un rapporto di lavoro subordinato?
RISPOSTA
Si.

4. DOMANDA
I lavoratori che presentano le proprie dimissioni per l’avvenuto raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione devono utilizzare la nuova procedura?
RISPOSTA
Si, perché non rientra nei casi di esclusione espressamente previsti dall’articolo 26 del D.Lgs. n.151/2015, dal DM 15 dicembre 2015 e richiamati dalla Circolare n. 12/2016.

5. DOMANDA
Se il lavoratore non conosce l’indirizzo di posta elettronica del datore di lavoro, cosa deve inserire nell’apposito modulo?
RISPOSTA
Il lavoratore deve accertarsi dell’indirizzo email (o PEC) al quale notificare la sua comunicazione.

6. DOMANDA
Il lavoratore deve possedere la firma digitale se presenta le dimissioni attraverso un soggetto abilitato?
RISPOSTA
No.

7. DOMANDA
Se il lavoratore vuole avvalersi di un soggetto abilitato, può rivolgersi a qualsiasi organismo presente sul territorio Nazionale o deve rispettare una competenza territoriale?
RISPOSTA
Si, come chiarito nella Circolare n. 12/2016 (2.2) il lavoratore può rivolgersi ad un soggetto abilitato indipendentemente dal luogo ove questo risieda o svolga la sua attività lavorativa.

8. DOMANDA
Quali conseguenze ha il rapporto di lavoro nel caso in cui un lavoratore, oppure il sistema in automatico, compili in modo errato l’indirizzo email del datore di lavoro?
RISPOSTA
Il datore di lavoro ha a disposizione sulla sua pagina personale tutte le comunicazioni di competenza: Comunque il Ministero prova ad reinviare la mail agli indirizzi conosciuti a sistema (es. registro imprese) e a notificare la mancata notifica alla Dtl competente. A partire dal 1° aprile 2016 sarà inviata una mail al lavoratore chiedendo di modificare l’indirizzo email errato (o sconosciuto).

9. DOMANDA
Qualora un datore di lavoro utilizzi due indirizzi di posta elettronica deve inviare comunicazione su entrambi? Oppure dirottare le dimissioni solo su uno di questi? E quale?
RISPOSTA
È sufficiente indicarne uno tra indirizzo e-mail o PEC.

10. DOMANDA
Se successivamente all’invio del modulo delle dimissioni le parti concordano una data diversa di interruzione del rapporto (antecedente o successiva a quella originaria), deve essere ripetuta la procedura telematica?
RISPOSTA
Il modello riguarda la manifestazione di volontà di dimettersi; la data di effettiva conclusione del rapporto di lavoro sarà rilevata dalla comunicazione di cessazione che il datore di lavoro deve inviare entro 5 giorni.

11. DOMANDA
Se le parti si accordano di revocare le dimissioni dopo i 7 giorni, quale procedura deve essere adottata?
RISPOSTA
La revoca deve avvenire entro 7 giorni dalla data di comunicazione. La data di effettiva decorrenza della cessazione del rapporto di lavoro è quella che risulta dalla comunicazione obbligatoria ovvero, in assenza di tale comunicazione, il rapporto di lavoro è ancora in essere. Tali informazioni sono messe a disposizione delle direzioni territoriali del lavoro che riceveranno le segnalazioni di comunicazioni di dimissioni/risoluzione consensuale non seguite da una comunicazione obbligatoria di cessazione.

12. DOMANDA
Qual è la procedura da seguire se il lavoratore intende rivolgersi alla direzione territoriale del lavoro?
RISPOSTA
La procedura è indicata nella nota n. 1765 del 24 marzo 2016.

13. DOMANDA
Qual è la procedura da seguire se il lavoratore intende rivolgersi al sindacato?
RISPOSTA
Nessuna procedura particolare; il lavoratore dovrà esibire un documento d’ identità.

14. DOMANDA
È necessaria la procedura on-line in caso di dimissioni per giusta causa?
RISPOSTA
Si, nei prossimi giorni sarà aggiunta un’informazione tra le “Tipologie di comunicazione” apposita, indicando altresì la motivazione.

15. DOMANDA
Come può essere attestato l’avvenuta ricezione delle dimissioni per il datore di lavoro in caso di invio del modulo ad una posta elettronica non certificata?
RISPOSTA
Il sistema rilascia una ricevuta ed inoltre il datore di lavoro ha la possibilità di visionare le comunicazioni inviate nella pagina personale di cliclavoro. Inoltre, a partire dal 1° aprile il lavoratore riceverà una comunicazione di “errato” indirizzo del datore di lavoro per dargli la possibilità di rettificare esclusivamente tale informazione, lasciando inalterati gli altri campi.

16. DOMANDA
La comunicazione on-line delle dimissioni con la nuova procedura, in relazione alla pluriefficacia delle comunicazioni, assolve anche a quella dovuta dal datore di lavoro ai sensi dell’art. 9-bis del DL. 510/1996?
RISPOSTA
No, riguardano due adempimenti diversi: uno (quello delle dimissioni) che certifica la volontà di rescindere il rapporto di lavoro e che attiene al lavoratore, l’altro che attiene al datore di lavoro che certifica l’effettiva estinzione del rapporto di lavoro.

17. DOMANDA
La nuova procedura deve essere adottata anche nel caso il cui rapporto di lavoro può essere risolto nell’area di libera recedibilità?
RISPOSTA
La procedura non va attivata nel caso del periodo di prova.

18. DOMANDA
Come si coordina la nuova procedura con l’articolo 35, comma 4 del D.Lgs. 198/2006, in caso di dimissioni durante il periodo di matrimonio?
RISPOSTA
Per le dimissioni nei casi di cui all’articolo 35, comma 4 del D.Lgs n. 198/2006 la lavoratrice dovrà effettuare la comunicazione secondo le procedure previste dal DM 15 dicembre 2015 e poi convalidare le dismissioni presso la DTL (cfr. FAQ n. 3).

19. DOMANDA
I soggetti abilitati di natura collegiale (enti bilaterali, commissioni di certificazione ecc.) devono convocare l'intero organo per procedere alla convalida e alla trasmissione del modulo?
RISPOSTA
Sono rimesse alle scelte organizzative delle commissioni di certificazione le modalità operative attraverso le quali assicurare il servizio.

20. DOMANDA
È legittima la predisposizione di una postazione PC presso i locali aziendali dedicata ai lavoratori che vogliano rassegnare le dimissioni e siano sprovvisti di collegamenti telematici privati e personali?
RISPOSTA
Il fatto rilevante non è il luogo bensì il possesso del PIN INPS che è personale e non cedibile.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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